Firme false sugli assegni per pagare la merce degli ordini, due assoluzioni

 
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Gela. Avrebbero pagato con assegni riportanti firme false, almeno due ordini all’ingrosso di bibite. Per le imputate, però, è arrivata l’assoluzione. La decisione è stata emessa dal giudice Serena Berenato nei confronti di Vilma Specchio e Roberta Specchio, entrambe assistite dal legale Rosario Prudenti. La ditta che fornì la merce subì una perdita non inferiore ai diecimila euro. Al termine dell’istruttoria dibattimentale, però, la difesa ha insistito sul fatto che entrambe le imputate, una delle quali risultata titolare dell’attività che aveva ricevuto la merce, non autorizzarono alcun acquisto. Anche le firme sugli assegni risultarono false e non riconducibili alle due donne finite a processo.

In base alla ricostruzione difensiva, non ci furono mai contatti diretti tra il fornitore e le imputate (accusate di insolvenza fraudolenta). Elementi che hanno portato il giudice ad emettere una decisione favorevole.

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