“Flash mob” ai Palazzi Federici, il lungo applauso che ha commosso Samuele Mammano

 
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Roma. Il trombettista Samuele Mammano si è reso protagonista di un flash mob decidendo di suonare durante la sua permanenza a casa. Dalle quattro mura domestiche dell’appartamento dei suoceri ha imbracciato la sua tromba e intonato “Isn’t she lovely”, uno dei successi di Stevie Wonder. Il suono della tromba ha presto raggiunto ognuno dei residenti dei seicentocinquanta appartamenti che caratterizzano lo storico blocco residenziale capitolino, realizzato dall’architetto Mario De Renzi nel 1931. La risposta dei vicini non si è fatta attendere. Un lungo applauso scrosciante ha fatto seguito al silenzio della tromba del jazzista gelese, commosso nonostante l’abitudine a palcoscenici importanti.

“Mi sono commosso – ammette Samuele Mammano – Avevo deciso di suonare la tromba per spezzare la noia e non immaginavo nemmeno di ricevere un consenso così importante. Quell’applauso mi ha riempito di gioia”.

Sicuramente anche per Samuele Mammano quella trascorsa tra i Palazzi Federici verrà accantonata come “Una giornata particolare” proprio come il titolo del film di Ettore Scola che in quel quartiere Nomentano registrò alcuni ciak, nell’attesa di potere riprendere la sua attività e tornare a Bologna dove ormai vive con la famiglia.

Ecco di seguito il link del flash mob: https://www.facebook.com/1498909403663589/posts/2505434763011043/

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