“Fondi ruralità più lontani”, Giudice chiede intervento sindaco: delibera mai attuata

 
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Gela. I fondi e i finanziamenti destinati a Palazzo di Città, compresi quelli già incassati ma che vanno comunque impegnati, sono temi che tengono banco anche in giunta. Ce ne sono diversi, però, che potrebbero non essere mai ottenuti e toccano soprattutto gli aspetti ambientali e dello sviluppo delle aree rurali. La città e gli operatori del settore potrebbero essere tagliati fuori dagli incentivi e dai finanziamenti per la ruralità, previsti nel Paf. In queste ultime settimane, è stata direttamente la Regione a chiedere ad enti come la Riserva Orientata Biviere di supportare l’attività di programmazione, in vista proprio della redazione del Paf, che prevede fondi europei da destinare alle aree rurali che ne abbiano i requisiti. Sul finire della scorsa consiliatura, l’assise civica, all’unanimità, approvò una delibera che prevedeva una sorta di road map per arrivare al declassamento dell’area locale, così da ricomprenderla tra quelle che possono ambire ai fondi Paf. L’attuale collocazione, invece, pone il territorio tra quelli sviluppati, soprattutto a livello industriale. Una qualificazione che oggi viene ritenuta desueta, non rispecchiando il concreto profilo economico locale, sempre più in crisi. Quella delibera venne trasmessa alla Regione, seppur con notevole ritardo. Da allora, se ne sono perse le tracce e Palermo non ha di certo provveduto. “Sono fondi molto importanti – dice Emilio Giudice della Riserva Orientata – sto lavorando alla programmazione, su richiesta della Regione. Il Paf darebbe accesso non solo agli incentivi per produzioni sostenibili, ma anche ai fondi per importanti progetti pubblici ambientali. Il piano di risanamento prevede, solo per fare alcuni esempi, le green way e la riqualificazione di almeno sette vecchie masserie, per un totale di circa 4 mila posti letto. Vorrei capire se c’è la volontà politica oppure se questi fondi sono già destinati a non arrivare mai sul territorio. Io posso dare un supporto di tipo tecnico, ma di certo non ho accesso alla parte politica. Dovrebbe essere il sindaco a farsi carico di rivendicare anzitutto l’attuazione di quella delibera e quindi il pieno riconoscimento dei fondi per la ruralità. Sul territorio, solo il Comune di Gela non ha i criteri per accedere, a differenza di molti altri centri, che invece rientrano tra quelli che possono ottenere importanti finanziamenti. Perché non si organizza un tavolo di confronto? Da soli, non possiamo fare nulla e intanto i fondi si perdono”. Finanziamenti come quelli del Paf potrebbero risollevare un comparto, quello agricolo, che ormai da decenni soffre di gravissime carenze, almeno per quanto riguarda l’area locale.

“Con questa situazione – aggiunge Giudice – è chiaro che poi chi non ce la fa abbandona i terreni. Invece, il Paf aprirebbe a grosse risorse”. Senza una vera e propria azione politica, le somme per la ruralità potrebbero aggiungersi a quelle che purtroppo non arriveranno mai oppure che sono già state depennate.

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