Forniture all’ingrosso con assegni scoperti, tre a processo: indagine dopo la denuncia

 
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Gela. Si sarebbero appropriati di una vasta fornitura all’ingrosso di bevande, ma consegnando assegni, risultati scoperti. Il danno economico lo subì la titolare di una società locale che opera nel settore. Fatti che hanno portato a processo i referenti di un’altra ditta locale, sempre impegnata nel settore delle forniture. Le accuse vengono mosse a Roberta Specchio, Vincenzo Famà e Francesco Famà. Sarebbero stati loro, secondo l’indagine avviata dopo la denuncia, ad appropriarsi della fornitura all’ingrosso, pagando con titoli di credito, che pare sapessero fossero scoperti. Una vicenda che verrà valutata dal giudice.

La difesa degli imputati, sostenuta dall’avvocato Rosario Prudenti, ha optato per il giudizio abbreviato. In base a quanto ricostruito dagli investigatori, ci sarebbe stata la volontà di sottrarre la fornitura, usando assegni che non sarebbero mai stati coperti. Sono accusati di insolvenza fraudolenta e appropriazione indebita.

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