Forzisti e fedelissimi di Musumeci testano l’alleanza elettorale, convergenza per le urne

 
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Gela. Almeno fino alla chiusura delle urne del prossimo 4 marzo, hanno deciso di mettere da parte le frizioni interne, che fino a qualche tempo fa non mancavano. Nel gruppo locale di centrodestra si punta ai voti e, per questa ragione, d’”amore e d’accordo” cercano di andare anche i partiti di maggior peso, almeno in città. Nelle scorse ore, quelli di Forza Italia e i fedelissimi del presidente della Regione Nello Musumeci si sono dati appuntamento per fare l’ennesima verifica elettorale. Insieme ai vertici forzisti e a quelli di DiventeràBellissima, c’erano i due candidati Pino Federico, scelto dai berlusconiani per la Camera, e Giovanna Candurra, voluta da quelli di Musumeci per correre al Senato. A fare da collante, come sta capitando dall’inizio della campagna elettorale, c’è sempre l’ex deputato nazionale Giacomo Ventura. L’avvocato, che nelle ultime settimane è tornato a riprendersi una parte della scena politica locale, ha fatto da moderatore rispetto alle richieste giunte.

Il centrodestra prova l’alleanza a lungo termine. Ovviamente, il leit motiv non cambia. Ci sono le infrastrutture del tutto carenti ma anche una sanità locale che si muove a scartamento ridotto, vittima di continui tagli, decisi soprattutto a Palermo. La “truppa” di centrodestra, come ha confermato anche l’incontro di questa mattina, continua a viaggiare su binario unico. Non a caso, oltre a forzisti ed esponenti di DiventeràBellissima, al solito “Sileno” si sono visti praticamente tutti i referenti locali di partiti e movimenti d’area, a cominciare dai consiglieri comunali dei due gruppi politici (al tavolo c’era il capogruppo di Musumeci Vincenzo Cascino) e ancora liberarli, salviniani, i neo esponenti di Noi con l’Italia e l’avvocato Maria Elena Ventura (vicina da tempo a DiventeràBellissima). Le urne diranno se l’alleanza produrrà i frutti (voti) che tanti pronosticano.

1 commento

  1. Aiuto vogliamo i Marziani. Invadete Gela e tutta la provincia di Caltanissetta. Sempre gli stessi, non è cambiato assolutamente nulla. Povera città di Gela

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