Furti di energia elettrica per oltre 70 mila euro, imputato assolto in appello

 
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Niscemi. Condannato in primo grado ad un anno e otto mesi di reclusione, in appello è stato invece assolto. Il niscemese Vincenzo Saita era accusato di furti di energia elettrica, per oltre 70 mila euro. I rilievi tecnici avevano fatto emergere gli ammanchi, dovuti ad interventi di manomissione del contatore di una sua proprietà rurale. La difesa, sostenuta dall’avvocato Giovanna Cassarà, si è rivolta alla Corte d’appello di Caltanissetta, che ha assolto l’imputato, ribaltando la decisione del giudice del tribunale di Gela.

E’ stato spiegato che il contatore elettrico è comunque posto all’esterno, lungo una strada pubblica, e non sono emersi riscontri effettivi su manomissioni imputabili a Saita. L’assoluzione è stata emessa con la formula “per non aver commesso il fatto”.

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