Furti e danneggiamenti, si accelera per videosorveglianza: “Sale operative e installazione”

 
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Gela. La ripresa dei furti ai danni di diverse attività commerciali, soprattutto in centro storico, inevitabilmente preoccupa non solo gli esercenti ma anche l’amministrazione comunale. In municipio, dopo la conclusione dell’iter del progetto per la nuova videosorveglianza pubblica, sono state pianificate le “tappe” che dovranno portare all’installazione definitiva. Il progetto da circa 500 mila euro è interamente coperto con fondi comunali. La prossima settimana, la società che si è aggiudicata le forniture provvederà ad allestire le sale operative delle forze dell’ordine. “I contatti con la prefettura sono costanti – dice l’assessore ai lavori pubblici Romina Morselli – ci sono state indicate le date del 28, 29 e 30 settembre, per le attività delle sale operative. Stiamo accelerando ancora di più perché sicuramente siamo preoccupati da quello che accade nelle ore notturne. Il lavoro delle forze dell’ordine viene svolto egregiamente ma siamo consci del fatto che un sistema efficiente di videosorveglianza possa fare da ulteriore deterrente. Sicuramente, siamo con i commercianti e con le vittime dei danneggiamenti e dei furti”. Probabilmente, a breve, si terrà un tavolo urgente anche con l’amministratore Ghelas, l’ingegnere Pietro Inferrera.

La municipalizzata ha iniziato a ricevere il materiale da installare. La società in house se ne occuperà con i propri operatori. Il nuovo sistema prevede 110 telecamere, da collocare in aree individuate dopo valutazioni condotte con l forze dell’ordine. Il rup è Santi Nicoletti. “I sistemi video saranno installati nelle zone più complesse da gestire e monitorare, comprese quelle della movida”, aggiunge l’assessore Morselli. Con l’avvio della nuova videosorveglianza, più volte sollecitata dalla procura, sarà poi possibile valutare ulteriori sviluppi. “Non escludiamo un ampliamento – conclude l’assessore – vorremo attingere dai fondi del Pon sicurezza e quindi vogliamo programmare con molta attenzione”. Per gli investigatori, una capillare copertura video del territorio sarebbe un sostegno importante nelle fasi di indagine.

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