Furti e violazione delle misure, un giovane lascia il carcere e va ai domiciliari: in appello condannato anche per uno scippo in centro

 
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Immagini di repertorio

Gela. Un furto commesso a Niscemi e una serie di violazioni

delle misure impostegli dai giudici.

Va ai domiciliari. Il ventitreenne Giovanni Ventura ha ricevuto un provvedimento di cumulo della pena che, però, ha sostanzialmente già scontato. Così, lascia il carcere e viene trasferito agli arresti domiciliari. Il difensore di fiducia, l’avvocato Maurizio Scicolone, ha fatto valere il principio di fungibilità che, nel suo caso, ha garantito l’uscita dal carcere, dato che il giovane aveva già scontato quasi per intero la misura di custodia in relazione ad un altro procedimento penale avviato ai suoi danni, questa volta per la rapina ad un anziano in centro storico. La vittima venne presa di mira da due scippatori che fuggirono con un bottino di circa cinquecento euro. In primo grado, Ventura venne condannato a sette anni di reclusione dal collegio penale del tribunale. In appello, invece, la pena è stata ridotta a tre anni e due mesi.

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