Furti in ospedale, chiuse indagini per due dipendenti azienda esterna: giudizio immediato

 
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Gela. Per i pm della procura, il quadro accusatorio è da confermare, tanto da aver chiesto e ottenuto il giudizio immediato per due dipendenti di un’azienda, impegnata nei servizi interni all’ospedale “Vittorio Emanuele”. Vennero arrestati lo scorso ottobre, dopo che i carabinieri accertarono presunti furti, anche di derrate alimentari. Gli investigatori sono arrivati a Salvatore Riccelli ed Emanuele Maganuco, anche attraverso attività di osservazione, nei pressi del nosocomio di Caposoprano. Dopo gli arresti, i difensori, gli avvocati Giuseppe Cascino e Francesco Minardi, sono riusciti ad ottenere un affievolimento delle misure. Domiciliari per Riccelli e obbligo di firma per Maganuco. Allo stesso Riccelli viene contestata anche la disponibilità di un’arma, con matricola abrasa, ritrovata nel corso delle perquisizioni.

Il giudizio è stato fissato per il prossimo maggio. Già durante gli interrogatori, i due coinvolti hanno voluto dare una loro versione dei fatti. Secondo pm e carabinieri, gli ammanchi accertati sarebbero da addebitare ai furti, anche di forniture per le cucine dell’ospedale.

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