Furti, usura ed estorsione: 25 imputati di Inferis scelgono l’abbreviato

 
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Gela. Venticinque indagati nell’ambito del procedimento aperto a conclusione della maxi operazione antimafia “Inferis” hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato.

I loro legali, davanti al giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Caltanissetta David Salvucci, hanno inoltrato le rispettive richieste. Così, nel corso dell’udienza di ieri mattina, sono stati ascoltati cinque testimoni. E’ stato possibile approfondire la posizione della trentanovenne Antonella Bignola che, insieme a Maria e Vincenzo Azzarelli, viene ritenuta responsabile di alcuni episodi d’usura. Il teste sentito, però, ha escluso qualsiasi responsabilità della donna.

Nel corso delle audizioni, inoltre, sono state analizzate le posizioni di Fabio Russello e Luigi Nardo, difesi dagli avvocati Maurizio Scicolone e Riccardo Lana. Il prossimo 5 febbraio verranno sentiti altri testimoni chiesti dal pool di difesa come condizione essenziale per l’accesso all’abbreviato. Intanto, il giudice dell’udienza preliminare David Salvucci ha rinviato a giudizio tre degli indagati, compreso l’ex titolare di una rivendita d’auto Giuseppe Vinci, difeso dall’avvocato Carmelo Tuccio. In questo caso, i tre rinviati a giudizio si presenteranno davanti alla corte il 9 aprile per essere giudicati. Le accuse contestate agli indagati sono state mosse dai pubblici ministeri Onelio Dodero e Elena Caruso.

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