Furto a Santa Maria di Gesù e rogo alla scuola calcio, Greco: “Non accettiamo intimidazioni”

 
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Il sindaco Lucio Greco

Gela. Il furto ai danni dell’associazione “Amici della musica”, del professore Crocifisso Ragona, e il rogo che ha danneggiato il furgone della società Asd Macchitella Gela Calcio, altri fatti che alzano il livello di preoccupazione. La prefettura e le forze dell’ordine monitorano, ancora di più a seguito degli ultimi mesi caratterizzati da attentati incendiari, anche a danno di esponenti della politica locale e del consiglio comunale. Il sindaco Lucio Greco continua a lanciare appelli pubblici e lo fa anche a seguito degli accadimenti delle ultime ventiquattro ore. “In riferimento ai due gravi episodi che si sono registrati nelle ultime ore in città, il raid di sabato notte a Santa Maria di Gesù e il rogo della scorsa notte a Macchitella, con le fiamme che hanno danneggiato il pulmino utilizzato da una scuola calcio locale, voglio condannare fermamente questi vili gesti. Hanno colpito due realtà, l’associazione Amici della musica ‘Giuseppe Navarra’ del maestro Crocifisso Ragona e una scuola di calcio, che ogni giorno si spendono per innalzare il livello della cultura e dello sport in città, con passione, sacrifici e dedizione. In entrambi i casi è stata sporta denuncia e sono state avviate le indagini – dice il sindaco – e l’augurio è che si possa arrivare quanto prima all’individuazione dei responsabili. Ripongo la massima fiducia nelle forze dell’ordine e so che terranno in considerazione ogni più piccolo elemento per far luce su quanto è successo”. Il sindaco ritorna sui dati della relazione della Dia e le sue dichiarazioni sono state anche secretate dalla commissione nazionale antimafia, dalla quale è stato sentito. “La condanna da sola, però, non basta. Non posso non interrogarmi su cosa stia succedendo nella mia comunità e sulla reale sussistenza di un allarme sociale che fa sì che il pensiero corra subito allo scenario delineato dalla Dia nella sua ultima relazione, e a quel tristemente famoso 60 per cento di danneggiamenti che Gela detiene a livello provinciale. Attendiamo che le indagini facciano il proprio corso e ci dicano chiaramente cosa è accaduto, ma se, ancora una volta – aggiunge – dovesse emergere che c’è dietro la mano di qualcuno armato di cattive intenzioni che intende lanciare messaggi intimidatori, sappia che il livello di attenzione è massimo e che le istituzioni faremo tutto quanto è in nostro potere per difendere la città”.

Il primo cittadino invita nuovamente alla denuncia. “Reitero, come sempre, l’invito a chiunque abbia visto o sentito qualcosa di denunciare, anche in forma anonima. Mai restare indifferenti o voltarsi dall’altra parte. Il riscatto di una comunità passa anche dalla sua sete di giustizia e dalla sua fame di legalità”.

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