Gagliano quater, riconfermato alla presidenza dell’ordine forense

 
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Gela. Tonino Gagliano è stato riconfermato per la quarta volta consecutiva presidente dell’Ordine degli avvocati. Il legale rimarrà in carica per il biennio 2012/13. Nessuna sorpresa alla prima riunione del rieletto direttivo.

Confermati oltre a Gagliano anche Gioacchino Marletta come segretario e Ignazio Emmolo come tesoriere. Sette dei nove componenti fanno parte del direttivo uscente, ovvero Tonino Gagliano, il più votato con 194 preferenze, seguito da Lillo Giardina (173), Maurizio Cannizzo (165), Salvatore Morreale (157), Gioacchino Marletta (149), Ignazio Emmolo (142), Giovanni Cannizzaro (149) e Filippo Incarbone (148) e Mariella Giordano (101). Per decidere il nono componente è stato necessario sabato scorso il ballottaggio. La Giordano ha avuto la meglio su Laura Caci.

Adesso inizia il lavoro in un contesto storico che vede l’avvocatura dibattere sulla riforma della professione. “Vigileremo affinchè sia mantenuto un ambito decoroso per la categoria – ha detto Gagliano – e non solo sulle tariffe. Vogliamo dare continuità al lavoro avviato in questi anni, puntando sul continuo aggiornamento e sull’evasione delle pendenze dibattimentali”. Il tribunale ha l’organico al completo, e la procura lo avrà entro l’estate. Motivi per cui occorre fare in modo che la giustizia dia risposte ai cittadini. “Bisogna mantenere i livelli di efficienza invidiabili anche in procura – ha aggiunto il riconfermato presidente – Devo ringraziare di cuore tutti i colleghi sia per avermi tributato un consenso molto più ampio di quanto avrei mai potuto aspettarmi (quasi l’ottanta per cento dei voti espressi) sia per aver voluto premiare la lista con cui mi sono candidato.

Spero di non demeritare e sono convinto che senz’altro non demeriteranno gli altri consiglieri con me eletti. Grazie di cuore ad Angelo Urrico, Rita Calò ed Emanuele Maganuco che dopo aver svolto per anni il compito di consiglieri nel miglior modo, hanno voluto lasciare spazio, non ricandidandosi, alla possibilità che altri colleghi facciano questa esperienza”.

 

 

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