Gallo (Cisl), “aree archeologiche locali da collegare a quelle di Agrigento ed Enna”

 
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Gela. Per ripartire e tentare di arginare la crisi si deve iniziare dal patrimonio artistico e culturale del territorio. Il segretario confederale della Cisl Emanuele Gallo rilancia la necessità di un progetto integrato che metta insieme le aree archeologiche di Agrigento e delle province di Enna e Caltanissetta, comprese le Mura Timonleontee e l’Acropoli di Molino a Vento. I numeri non sono esaltanti e la percentuale di visitatori è molto bassa. I dati diffusi dall’assessorato regionale nel periodo compreso tra il 30 maggio e il 7 giugno, indicano 39 visitatori al Museo regionale e 27 ai Bagni greci di Caposoprano. “Nelle province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna i beni culturali e paesaggistici possono rappresentare una valida alternativa per favorire ripresa e sviluppo. I territori interprovinciali dispongono di autentici giacimenti archeologici e naturalistici, caratterizzati da un basso indice di fruizione. Il dato più “lusinghiero” ce l’ha Agrigento con appena l’8 per cento mentre Caltanissetta ed Enna non superano il 5 per cento. Come si può constatare – dice Gallo – il rapporto fra beni disponibili ed utilizzo è inversamente proporzionale. Un dato poco lusinghiero dal quale si deve partire per predisporre un’idea di circuito turistico che si giovi del traino di Agrigento ed agganci l’entroterra nisseno ed ennese. E’ indifferibile valorizzare il territorio con iniziative ed eventi che puntino a salvaguardare la tradizione veicolandola però con ottica innovativa. Bisogna sfruttare tutte le opportunità disponibili, le risorse comunitarie, quelle nazionali e tecnologiche”. Il percorso tra i territori deve essere integrato.

“La cooperazione tra pubblico e privato è necessaria come essenziale è un’azione di promozione che irrobustisca l’immagine della Valle dei Templi quale apripista di vari fattori attrattivi. Tra questi le aree archeologiche di Sabbucina a Caltanissetta, quella di Philosophiana a Mazzarino, la Dea di Morgantina ad Aidone, la Villa del Casale a Piazza Armerina, il Castello di Lombardia e la Torre di Federico a Enna, il Lago di Pergusa, per finire all’Acropoli e alle Mura di Timoleontee a Gela. Bellezze incommensurabili, note e meno note che sono l’oro delle tre province. Non è la prima volta che come Cisl puntiamo i riflettori su questi temi spingendo sulla collaborazione tra territori che, visto il momento, è la carta speciale da giocare. E’ arrivato il tempo di abbattere i campanili, di discutere in termini di zone integrate per convogliare, in un’unica forza, tante debolezze municipali. E’ arrivato il tempo di varare un progetto integrato tra le aree turistiche di Agrigento, Caltanissetta ed Enna da proporre ai tour operator come offerta unica, caratterizzata dalla ricchezza delle diversità”.

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