Gela. Sono quasi esclusivamente gli atti della gara da un anno, ancora non assegnata, ad interessare gli investigatori. Questa mattina, gli agenti della Dia nissena, arrivati a Palazzo di Città, hanno acquisito molta documentazione, sentendo dirigenti, tecnici, l’assessore Grazia Robilatte e il presidente della Srr4 Salvatore Chiantia, giunto appositamente in municipio. Dalla società che si occupa di regolamentare il servizio rifiuti parlano di “un’attività normale” e si dicono “sempre pronti a collaborare” con magistrati e forze dell’ordine. Approfondimenti sarebbero in corso da parte dei magistrati della procura locale. Da oltre un anno, si tenta di affidare la gara d’appalto. Dopo la suddivisione in lotti, solo quello di Gela è rimasto senza assegnazione, per assenza di offerte. Le procedure, fino ad ora, sono sempre andate deserte. L’amministrazione comunale e i vertici della Srr hanno avuto incontri con il prefetto di Caltanissetta, informato su tutti gli iter, ed è stato chiesto un parere all’Autorità nazionale anticorruzione, prima di attivare l’ultima procedura negoziata, andata comunque a vuoto. Srr e amministrazione comunale hanno deciso di ritentare con lo stesso sistema. Sarà la quinta procedura. Mentre gli investigatori hanno avviato indagini, gli inviti a partecipare sono stati trasmessi a diverse aziende.
Le offerte, questa volta, pare dovranno pervenire entro il prossimo 8 luglio. Da anni, il servizio rifiuti in città è gestito in proroga dalla campana Tekra, che non ha mai partecipato alle gare, poi andate deserte. Di recente, nel corso di un incontro con il presidente Chiantia, l’assessore Robilatte e il sindaco Lucio Greco, il prefetto Cosima Di Stani ha chiesto di accelerare per arrivare alla gara pluriennale, senza limitarsi alla sola procedura “ponte” da un anno, che per il lotto di Gela prevede un importo complessivo superiore ai sei milioni di euro.
