Gasdotto Gela-Malta, “investimento da 400 milioni di euro”: progetto in consultazione

 
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Gela. Se ne parla ormai da anni e le procedure preliminari proseguono. Anche il ministero dell’ambiente ha messo in consultazione le carte del progetto di gasdotto, previsto tra la Sicilia e Malta. Il sistema di pipeline collegherà le coste gelesi a quelle maltesi di Delimera, compresa una stazione terminale ubicata sull’isola dei cavalieri. I funzionari del ministero hanno messo a disposizione anche una sintesi non tecnica in lingua italiana dell’intero progetto. L’obiettivo è assicurare consistenti rifornimenti di gas a Malta, così da garantirne l’autosufficienza. L’impegno finanziario delle autorità de La Valletta è pesante, si calcola un investimento non inferiore ai 400 milioni di euro. Sul territorio italiano, il sistema di collegamento passerà principalmente dall’area a ridosso della Riserva Biviere e in passato ci sono stati alcuni incontri tra i responsabili dell’area protetta e i tecnici incaricati dal governo maltese. Il maxi progetto è in fase di elaborazione da quando a Palazzo di Città c’era ancora l’ex giunta Messinese, che avviò i primi rapporti istituzionali con le autorità maltesi. In realtà, il nuovo gasdotto, una volta realizzato, non dovrebbe produrre particolari introiti sul territorio locale. Questo è un punto piuttosto delicato dell’intera vicenda, anche se per un certo periodo si ipotizzava la possibilità di incamerare delle compensazioni.

Ad oggi, non ci sono grandi certezze sul tema. Secondo le linee tecniche principali, il gasdotto coprirà una distanza di circa 159 chilometri, la gran parte a livello sottomarino. Ormai da anni, il progetto è classificato di “interesse comune europeo”. Consentirà forniture di gas dalla Sicilia verso Malta (nella prima fase), ma anche viceversa (in una fase successiva). In una nota ministeriale si precisa che “la fase 1 della condotta avrà una capacità di 1,2 miliardi di mc all’anno e un flusso garantito di 141.000 mc/ora. Sulla scorta di un accordo raggiunto l’anno scorso dai regolatori di Italia e Malta, Arera e Rews, i circa 400 milioni di euro necessari alla costruzione del gasdotto ricadranno interamente sul sistema maltese”.

1 commento

  1. Si è commesso lo stesso sbaglio
    quando si consentì il passaggio del gas libico all’ epoca si parlo’ che Gela
    doveva avere gas per i serricultori
    della fascia costiera e invece non se ne fece nulla ,adesso con Malta qualche festicciola in piazza Umberto
    con i maltesi , e semplicemente penoso capire che non abbiamo una classe dirigente politica non all’ altezza tutti che si improvvisono
    a cercare una sedia e un po’ di visibilità e Gela senza un futuro

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