Gatti avvelenati ad Albani Roccella, l’Oipa chiede bonifiche e controlli

 
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Gela.  Da Caposoprano a Villaggio Aldisio, da Cantina Sociale ed oggi Albani Roccella. Si moltiplicano i casi di avvelenamenti di gatti. Un crimine esistente da sempre ma che nelle ultime settimane sembra essersi amplificato. Nei giorni scorsi vi abbiamo raccontato degli episodi accaduti in via Pozzillo ed in via Pitagora, oltre che in via Morselli nel rione Caposoprano. Oggi altre segnalazioni che arrivano dal rione Albani Roccella, alla periferia cittadina, dove è stato trovato un altro gatto morto per probabile avvelenamento.  Una pratica inspiegabile che ha indignato non solo le associazioni animaliste ma anche quei cittadini che portano da mangiare e bere ai gatti di quartiere.

A tal proposito l’Oipa, attraverso la sua rappresentante, Liliana Mistretta, ha scritto al sindaco ed ai dirigenti veterinari di Asp  per segnalare il continuo perpetrarsi di questi episodi. Il Ministero della Salute in una ordinanza regola le “norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati”.

“Intanto occorre una immediata bonifica della zona suindicata – dice l’Oipa – delimitandone  l’accesso al pubblico onde evitare pericolo a persone o animali con cartelli e altri mezzi idonei e procedere con le opportune indagini per identificare il o i colpevoli”.   La presenza di bocconi avvelenati è stata riscontrata in via Pozzillo la settimana scorsa all’interno di un’area verde privata abbandonata.

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