Gela ad handicap, una gara a porte chiuse e lavori allo stadio sospesi

 
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La gradinata dello stadio Presti

Gela. Una giornata a porte chiuse e duemila euro di multa al Gela per il comportamento dei tifosi biancazzurri in occasione del derby con l’Acireale allo stadio Liotta di Licata. Il giudice sportivo ha richiamato il referto di arbitro ed assistenti, che hanno evidenziato l’uso di fumogeni, di piccole pietre (che per la verità nessuno ha visto…) e sputi contro l’assistente di linea che operava sotto la tribuna dei tifosi gelesi. Ovvio che la squalifica riguarderà la prima giornata di campionato e non la Coppa Italia nella prossima stagione.

Con la stagione appena conclusa è tempo di bilanci e di …futuro. Tiene banco la vicenda stadio, chiuso da oltre due mesi. I lavori sono stati eseguiti anche se le condizioni sono ancora disastrose. In gradinata la struttura metallica, benché smantellata, è ancora lì. Il manto erboso è in condizioni pietose (urge un intervento della Limonta o altra ditta specializzata) e gli spogliatoi ancora con muffa e umidità.

A tutto questo aggiungiamo il mancato adeguamento sismico. Il sindaco sostiene che trattandosi di un intervento non strutturale il certificato non occorre. La pensa diversamente il Genio Civile che lo pretende prima di partecipare alla Commissione di Vigilanza dei pubblici spettacoli. Potrebbe nascere una querelle amministrativa pericolosissima. Con il regolamento per l’affidamento degli impianti sportivi ancora da esitare in Consiglio comunale.

Intanto la formazione Juniores dovrà giocare a Licata la prima gara della fase finale con il Cerignola.

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