Gela in ansia per Monica, il caporal maggiore ferito in un attacco militare

 
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Gela. E’ in condizioni gravi ma non corre pericolo di vita Monica Graziana Contraffatto, la soldatessa di 31 anni gelese ferita nell’attacco alla base avanzata Ice in Afghanistan. L’ultimo bollettino medico parla di “paziente stabilizzata”.

Il caporal maggiore dovrebbe essere trasferita in Germania, all’ospedale militare americano di Ramstein. Le sue condizioni, secondo quanto si è appreso, restano sempre gravi, per varie lesioni provocate dalle schegge delle bombe di mortaio, ma non sarebbe più in pericolo di vita. I genitori, Rocco Contraffatto, 69 anni, e la madre, Maria Rita Pizzardo, di 62, partiranno domattina per la Germania, dove raggiungeranno la figlia. Un fratello, Giuseppe, che lavorava proprio in Germania, si sposterà da lì per dare conforto alla sorella.

In via Plinio, nel quartiere Locu baruni, le serrande sono chiuse nel grande palazzo che ospita i parenti di Monica Contraffatto.

Per la soldatessa siciliana si trattava della seconda missione in Afghanistan, dove era giunta da pochi giorni con i suoi commilitoni del 1/o reggimento bersaglieri di Cosenza. La prima missione, sempre con compiti operativi, si era svolta dal novembre 2009 all’aprile 2010. Monica si era arruolata nell’esercito nel giugno 2006 ed ha attualmente il grado di primo caporal maggiore.

“Ho appreso con profondo turbamento la notizia dell’ennesimo attentato che ha colpito i nostri militari in Afghanistan, a causa del quale ha perso la vita il sergente Michele Silvestri ed è rimasta ferita anche la nostra concittadina Monica Contrafatto.

Desidero esprimere a nome mio e di tutta la Giunta Comunale sincera vicinanza alla famiglia Contrafatto che sta vivendo momenti di ansia e di sgomento. A loro va la piena solidarietà e l’affetto di tutti i cittadini di Gela”. E’ quanto dichiara il sindaco Angelo Fasulo all’indomani dell’attentato che ha coinvolto i nostri militari in Afghanistan e durante il quale è stata ferita la soldatessa gelese Monica Contrafatto.
 “L’Amministrazione è disposizione della famiglia della nostra soldatessa –ha concluso il primo cittadino- e , assieme a loro, siamo vicini a Monica in questa sua importante battaglia. Ci auguriamo di accoglierla presto in città”.

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