L’Ato idrico chiede a Caltaqua di sospendere i 48 licenziamenti

 
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Caltanissetta. Alcuni giorni fa era emersa la notizia secondo la quale la società spagnola per un grave squilibrio economico nella convenzione stipulata con l’Ato starebbe per licenziare 48 dipendenti.

Tale squilibrio avrebbe causato l’incapacità della società spagnola a contenere i costi e un pesante buco finanziario non riconosciuto dal consorzio idrico nonostante i ripetuti solleciti. Da qui, la drastica decisione di ridurre il personale con la chiusura degli uffici di San Cataldo, Niscemi e Mazzarino. Secondo il consorzio idrico invece “ precise disposizioni di legge non consentono alcuna modifica del contratto vigente, tra cui anche la consistenza dell’organigramma del personale se non attraverso un processo di revisione del piano d’ambito in essere. Le eventuali esigenze di contenimento dei costi, avrebbero potuto trovare ristoro in altri capitoli di spesa e non certo tra i costi del personale. La richiesta di riequilibrio economico finanziario è riferita a sovracosti per i quali la Commissione Nazionale di Vigilanza sull’uso delle risorse idriche si è pronunciata con l’emissione di un parere circa la non riconoscibilità di tali sovracosti per il passato, fermo restando, che un eventuale riconoscimento per il futuro, ove possibile, potrebbe determinare un corrispondente aumento della tariffa di servizio idrico a carico delle utenze”.

 

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