Una settimana di festeggiamenti, riconoscimenti, ospitate in radio e tv. Poi si torna al lavoro.
Il Gela si gode i complimenti e le pacche d’affetto di tutta la città e non solo per la splendida cavalcata che ha portato i ragazzi di Brucculeri in serie D.
Scontata la riconferma del tecnico di Grotte, che sul campo ha dimostrato di saperci fare, così come sarà mantenuta l’intelaiatura della squadra. I vari Nassi, Bonaffini, Alma, Campanaro e tanti altri sono certi di poter vestire ancora il biancazzurro.
Il primo obiettivo dal punto di vista tecnico sarà quello di scovare giovani di valore. In Serie D ne giocano 4, due 97 un 96 ed un 98. In rosa ne serviranno almeno dieci. Poi pochi ma sostanziali itocchi… senza escludere clamorosi ritorni.
Tuccio ovviamente lega tutto alla programmazione ed al sostegno di tutte le componenti: politica, imprenditoria, tifosi. Attenzione, alla politica non si chiedono soldi ma solo un impegno preciso sulla ristrutturazione dello stadio Presti, così come è chiaro che per una squadra vincente in D Tuccio da solo non basterà.
Intanto arriva una bella lettera di complimenti da un grande ex: Fofò Ammirata che per motivi familiari non ha potuto assistere al trionfo del Gela.
“Al Presidente Tuccio Colgo l’occasione per congratularmi con lei con il direttore generale Cannizzaro, il ds Giordano e con tutti gli altri dirigenti che compongono la società. Un pensiero speciale a tutto lo staff tecnico con a capo Mister Brucculeri e a tutti quegli ottimi atleti che hanno realizzato questa impresa che si chiama serie “D” . La definisco tale perché troppe sono state le situazioni tecniche e di natura personale da superare. Un grande plauso va hai ragazzi della curva Boscaglia e a tutta la tifoseria gelese, in quanto hanno dimostrato fedeltà e senso di appartenenza nei confronti della squadra del cuore . In fine ma non per ultimi vanno ringraziati gli organi di stampa per il loro sostegno. Prendo spunto per concludere da una citazione di (Napoleone Bonaparte) che diceva: ” Signore dai forza al mio nemico e fallo vivere a lungo, affinché possa assistere al mio trionfo“.
