Ghelas, anticorruzione e trasparenza: un esperto esterno per adeguare il Mog

 
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L'amministratore Ghelas Francesco Trainito

Gela. I vertici della municipalizzata Ghelas, da tempo, hanno avviato interlocuzioni con l’amministrazione comunale, per definire il nuovo contratto. Attualmente, la società è in regime di proroga tecnica. In questo frangente, con il confronto in atto sulla nuova convenzione, l’amministratore Francesco Trainito sta proseguendo l’attività interna, per l’adeguamento degli strumenti normativi che regolano il settore anche delle società in house. Di recente, è stato nominato il responsabile per i rapporti con il Comune, in tema di controllo analogo, a seguito del regolamento predisposto dall’assise civica. Trainito, negli scorsi giorni, ha invece messo la firma sull’avviso per la selezione di un professionista esterno, al quale affidare l’incarico di adeguare il modello di organizzazione e gestione, il cosiddetto Mog. E’ uno dei documenti più importanti nella regolamentazione delle attività interne alla municipalizzata. Il modello va adeguato alla luce della previsione della normativa che delinea la responsabilità penale anche delle società e in tema di segnalazioni interne su possibili illeciti, attraverso la disciplina del wistleblowing e dell’anticorruzione. A seguito delle candidature che perverranno negli uffici di Ghelas, verrà effettuata una valutazione dei curriculum.

L’obiettivo è di rafforzare tutti i parametri gestionali, con trasparenza e applicazione dei disciplinari di legge, tra i punti principali dell’incarico che tre anni fa il sindaco Lucio Greco ha affidato al manager Francesco Trainito. L’esperto da individuare, tra gli altri aspetti, dovrà dare forte attenzione alla “predisposizione dei presidi rispetto alla commissione dei nuovi reati”, all’integrazione “del nuovo Mog con il Piano triennale per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza redatto annualmente dalla società e delle misure previste”, alla “nuova mappatura dei processi aziendali connessi ai nuovi reati” e all’analisi e valutazione “dei rischi connessi ai nuovi reati”. L’adeguamento del Mog prevede un confronto diretto tra l’esperto e gli organi della municipalizzata, ovvero il responsabile per la prevenzione della corruzione, il collegio sindacale e il revisore unico.

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