Giardino “Auriga” chiuso, partono lavori riqualificazione: interventi su verde, giostre e illuminazione

 
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Gela. In attesa di capire se anche la magistratura approfondirà quanto accaduto ieri mattina, all’interno della villetta pubblica di Macchitella, con un bambino rimasto gravemente ferito dopo una caduta, è iniziata l’attività di manutenzione e riqualificazione. Come abbiamo comunicato nelle scorse ore, l’intero giardino è da oggi inaccessibile. Gli operai della Ghelas hanno avviato i lavori. Si tratta di un progetto autorizzato dall’ormai ex manager Gianfranco Fidone e voluto dall’amministrazione comunale. Il coordinamento delle attività e del progetto è del nuovo responsabile del verde, Gianmatteo D’Arma. I lavori dovrebbero essere conclusi entro il fine settimana. Gli interventi previsti riguardano il verde pubblico del giardino “Auriga”, ma anche le panchine, le recinzioni e la messa a dimora di nuove piante.

Verrà installato un impianto di irrigazione temporizzato, si interverrà sulle giostre e sul sistema di illuminazione pubblica, rendendolo efficiente da un punto di vista di risparmio energetico. Sono comprese le potature degli alberi. Un restyling a tutto tondo, di modo da assicurare un giardino adeguato alle esigenze dei più piccoli e delle loro famiglie.

1 commento

  1. Fate più parchi per i bambini. E’ assurdo che una città di 75.000 abitanti non sia dotata di parchi per i bambini. Non ci sono altalene, niente scivoli, niente di niente. In Trentino in un paesino chiamato Pinzolo, di 3.500 abitanti, nel parco giochi (immenso) erano istallate più di 35 altalene, oltre a tanti altri giochi per bambini e anziani (presenti sei campi di bocce). Svegliatevi. I bambini sono il futuro della nostra comunità. Se qualcosa di buono viene fatto per la cittadinanza, il cittadino non deve ringraziare nessuno, anzi deve rimproverare gli amministratori che hanno provveduto a quella cosa con notevole ritardo. Mi chiedo come fanno le altre amministrazioni locali. Amo la mia città, ma è stata sempre amministrata da gente incapace.

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