Giovane condotta a Montelungo, denunciò una violenza sessuale: abbreviato per 29enne

 
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Una delle aree di Montelungo

Gela. In aula, davanti al gup del tribunale, si tornerà a fine maggio. Un ventinovenne è accusato di violenza sessuale. Il gup ha disposto il giudizio abbreviato, come chiesto dalla difesa (c’era il legale Lara Amata). Avrebbe costretto una ragazza, ventitreenne, ad avere un rapporto sessuale. In base alle contestazioni, avrebbe usato la forza. I fatti ricostruiti dai poliziotti del commissariato e dai pm della procura vennero segnalati dalla giovane, che fece le prime ammissioni ai medici del pronto soccorso dell’ospedale “Vittorio Emanuele”, ai quali si rivolse per le cure. L’imputato l’avrebbe condotta in una zona molto isolata, a Montelungo. La giovane, che convive con un deficit mentale, era convinta di poter trascorrere una giornata con la famiglia di lui, che invece in sella ad uno scooter l’avrebbe condotta in quella zona, dove si sarebbe consumato il rapporto. Lei riuscì a far ritrovare un telo da mare, che pare fosse stato usato per il rapporto sessuale. Si tenne l’incidente probatorio per acquisire ulteriori elementi utili all’indagine.

Il ventinovenne ha sempre escluso la violenza. In base alla sua versione, si sarebbe trattato di un rapporto consenziente. Il gup valuterà prima di emettere la decisione. La giovane ha scelto di costituirsi parte civile, rappresentata dall’avvocato Rosario Prudenti.

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