Giovane donna ammette violenze subite: Nuovi accertamenti su un cinquantenne

 
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Butera. E’ stata sentita davanti al giudice del tribunale di Gela Alberto Leone ed ha ammesso di aver subito violenze dal cinquantaduenne R.F.. La giovane romena che, due mesi fa, denunciò l’aggressione da parte dell’indagato ha convinto i magistrati della procura ad approfondire la posizione dell’uomo.

I fatti si sarebbero verificati in una zona rurale di Butera, dove vivono sia l’indagato che la presunta vittima. Davanti al rifiuto della donna di avere un rapporto sessuale, l’indagato avrebbe, addirittura, cercato di colpirla con un martello.
Nel tentativo di sottrarsi alla furia di R.F., la presunta vittima sarebbe anche stata spinta in terra, battendo la testa su un muro. La ragazza è stata sentita nel corso dell’incidente probatorio fissato per acquisire le sue dichiarazioni già in fase preliminare. Il cinquantaduenne venne arrestato lo scorso ottobre.
Adesso, i magistrati hanno scelto di analizzare anche le sue condizioni psichiche per comprenderne il profilo mentale. La giovane romena da tempo vive a Butera dove lavora all’interno di un’attività commerciale.
Lo stesso giudice Alberto Leone ha accolto la richiesta di un approfondimento dell’indagine. Furono i carabinieri del reparto territoriale di Gela ad arrestare l’indagato dopo le prime dichiarazioni resa dalla donna, trasferita al pronto soccorso dell’ospedale di Mazzarino. Intanto, l’audizione della giovane è stata acquisita agli atti.

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