Giro di droga in città, arrivavano pusher anche da altre zone: condanna ridotta a Domicoli

 
0

Gela. I giudici della Corte d’appello di Caltanissetta hanno riconosciuto la continuazione con una precedente condanna, per l’inchiesta “Malleus”, e le attenuanti generiche, come chiesto dai difensori. Così, è stata ridotta a due anni e otto mesi di reclusione la pena imposta a Giuseppe Domicoli, coinvolto in un’inchiesta antidroga che portò a ricostruire frequenti rapporti con pusher di altre zone dell’isola. In città, molti venivano a rifornirsi e a Domicoli gli inquirenti hanno attribuito un ruolo principale. Il gup del tribunale di Gela, a conclusione del giudizio abbreviato, gli aveva imposto la condanna a sette anni e dieci mesi di detenzione. Per Domicoli, nuovamente detenuto per i fatti del blitz “Hybris”, arriva una consistente riduzione dell’entità della pena. I difensori, gli avvocati Giacomo Ventura e Davide Limoncello, hanno avanzato il ricorso in appello, che è stato valutato dalla corte nissena. La procura generale, invece, aveva concluso per la conferma della pronuncia di primo grado.

E’ stata invece quasi del tutto confermata la decisione del gup per gli altri imputati. Sei anni di reclusione ad Angelo Mangiavillano, un agrigentino considerato pienamente inserito nel giro di droga. Quattro anni e quattro mesi ad Antonio Lo Presti, quattro anni e tre mesi per Vincenzo Frasca, quattro anni e due mesi a Bruno Di Stefano, tutti indicati come contatti ragusani per piazzare la droga. Nel corso dell’attività di verifica, ci furono interventi dei carabinieri, con sequestri. Sono tante le conversazioni telefoniche intercettate. Pare che i coinvolti fossero spesso in contatto, pur cercando di utilizzare un linguaggio criptico che non facesse risalire ai rapporti per la droga. Domicoli, secondo gli inquirenti, si sarebbe servito di un’attività commerciale, in via Cascino, in parte come copertura.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here