Giudice, “impianto rifiuti senza risanamento? Rispettare regole, non è Stato a parte”

 
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Emilio Giudice

Gela. “Ci sono delle regole e vanno rispettate. Non capisco perché in questo territorio non avvenga. Nessuno è contro lo sviluppo, che è molto importante”. Emilio Giudice, responsabile Lipu per la Riserva Biviere, ha sempre posto la necessità anzitutto di osservare quanto previsto dal piano di gestione e da quello di risanamento. Capisaldi che per Giudice valgono anche nel dibattito in corso sull’area Nord 2 dell’ex Asi ma anche sull’impianto per i rifiuti, annunciato dal presidente della Regione Nello Musumeci. “Nell’area Nord 2 c’è stata un’intera urbanizzazione realizzata senza rispettare le norme – dice – forse, l’ex Asi è esentata dall’applicazione delle norme dello Stato italiano? Le procedure, anche in materia di autorizzazioni, sono lineari e ben dettagliate. Basta solo applicarle. Lo sviluppo economico si può realizzare, osservando tutte le norme”. Anche sul progetto del maxi impianto per i rifiuti della Sicilia occidentale, Giudice non vede molte altre prospettive. “Ma chi l’ha proposto sa che non c’è stata l’osservanza degli obblighi di risanamento del territorio? Sa che non si è bonificato? Come si farà a rilasciare la valutazione ambientale, senza che ce ne siano le condizioni? Certo, se impianti di questo tipo vengono autorizzati, allora a maggior ragione la questione del Nord 2 passa quasi in secondo piano. Non dimentichiamo che la stessa situazione si pone con l’area Nord est, anche in quella zona non mi risulta che ci siano stati interventi di risanamento”. Giudice, che rispetto al passato ha avuto maggiori interlocuzioni con l’attuale amministrazione comunale proprio per valutare questi aspetti, rimane convinto che sia necessario mettere insieme tutte le istituzioni locali. “Serve un tavolo con istituzioni e organi preposti – aggiunge – solo così si possono dare risposte al territorio. Non sono mai stato contrario allo sviluppo”. Anche sul capitolo dei vincoli Sic-Zps, Giudice ha di recente avviato un dialogo con l’amministrazione comunale, lo scorso anno reso necessario per il rilascio dell’autorizzazione dei cantieri del progetto “Argo-Cassiopea” di Eni.

Il dirigente Emanuele Tuccio ha attivato la commissione comunale e Giudice è stato sentito. Il responsabile della Riserva, però, nutre ancora dubbi rispetto alla linea seguita a Palazzo di Città. Gli ultimi provvedimenti autorizzativi rilasciati, uno anche per il Nord 2, non l’hanno convinto. “Le regole ci sono e onestamente non so cosa stia facendo il Comune. Ci sono delle linee guida nazionali. Questo territorio, per quello che ha subito, non è un’area normale. Il territorio va risanato, non ci son altre possibilità. Le compensazioni ambientali? Le riterrò tali solo quando saranno concretamente realizzate. Infatti – aggiunge – non riesco a capire come sia stata scelta l’area locale per l’impianto dei rifiuti. Già solo i camion che saranno usati per trasportare i carichi, dalle zone più lontane della Sicilia, saranno un impatto enorme. Partiamo dal presupposto che impianti di questo tipo sono fatti anzitutto per guadagnare”.

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