Giudice, “pessima figura nazionale, Arthur ci deve far rivendicare il diritto alla normalità”

 
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Il sindacalista Ignazio Giudice

Gela. “Una pessima figura”. Il segretario Cgil Ignazio Giudice commenta così quello che è accaduto due giorni fa, con la terribile aggressione dei randagi. “Arthur si è salvato, per fortuna e per la competenza del personale sanitario. La città ha fatto una pessima figura nazionale, non è la prima e non sarà l’ultima, purtroppo, perché i problemi che ci affliggono sono macroscopici e intollerabili. Io penso al piccolo Arthur e nel frattempo penso a tutte le bambine e ai bambini di questa città, e non solo, che intendono frequentare la nostra costa, la stessa che ha ispirato Quasimodo”, dice Giudice. Per il sindacalista, ci sono enormi inefficienze, che nel concreto diventano pericoli per l’incolumità.

Anche per questa ragione rivendica un “diritto alla normalità”. “Ma cosa si fa da domani? Scegliamo ancora di far finta che il problema non ci sia? Fra ventiquattro ore passiamo ad un’altra notizia o ci indigneremo a tempo indeterminato affinché la spiaggia sia un luogo sicuro per grandi e piccini? Io propongo di rivendicare il diritto alla normalità – aggiunge – di chiedere che vengano adottate tutte le azioni utili per arginare il fenomeno del randagismo e non solo. Iniziamo, il tempo non è mai neutro ma soprattutto non dobbiamo pensare che sia perduto. Chi ama i cani conosce meglio di altri il triste fenomeno del randagismo, per questo ama la vita delle persone e degli animali. Chissà se questo concetto sia chiaro a chi ha l’onore di amministrare, chissà”.

1 commento

  1. C’è di tutto e di più. La nave greca, unita ad altri tesori, incluso il fatto che Gela è una tra le città più belle città d’Italia. Apprendo dal giornale una triste notizia, quella: che i cani randagi azzannano famiglie gelesi,italiane e straniere. Agli stranieri gli viene proposta la cittadinanza onoraria, ed il risarcimento? Ammesso e non concesso che accettino questa cittadinanza e che non tornerebbero più al mare, siamo sicuri che non incorrerebbero il rischio di qualche incidente legato oltre al fatto che non potendo usare i marciapiedi per il fatto che sono in pessimo stato e strapieni di erbacce; non decidono di camminare per strada andando incontro a rischi di ogni genere? Chi investe per il turismo deve sapere: che una città deve essere come una sinfonia, armonia. Intendiamoci: gli incidenti possono capitare anche in quelle condizioni, ma le assicurazioni coprirebbero eventuali risarcimenti ma nel nostro caso credo: che l’ignoranza ( Voce del verbo ignorare)di chi ci amministra condanna a prescindere la collettività a risarcire. Cari amministratori: vi consiglio di andare a chiedere qualche consiglio agli amministratori di Ragusa.

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