Giunta approva relazione inizio mandato, saranno coperti debiti per oltre 5 milioni di euro

 
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Il dirigente Alberto Depetro

Gela. Non sarà necessario “ricorrere alle procedure di riequilibrio finanziario”. Si conclude così la relazione di inizio mandato redatta dal dirigente al bilancio Alberto Depetro e sottoscritta dal sindaco Lucio Greco. Nonostante le criticità finanziarie non siano del tutto superate, gli equilibri del municipio, in questa fase, non sembrano in pericolo. La giunta ha infatti approvato la relazione. Tra i punti deboli, rimane sempre quello dei debiti fuori bilancio. Alla fine dello scorso anno, quando in municipio c’era il commissario straordinario Rosario Arena, sono stati coperti debiti per un totale di 7.938.994,53 euro. Un’enormità per le casse del municipio, con pendenze maturate “negli esercizi antecedenti il 2017”. Ma non è tutto. A seguito di un’ulteriore ricognizione, risalente al periodo successivo al 31 dicembre 2018, in seguito alle attestazioni fatte pervenire dai dirigenti del municipio, sono emersi altri debiti per un totale di 5.590.000,00 euro. Anche in questo caso, verranno coperti “in un primo momento applicando parte dell’avanzo vincolato presunto al 31.12.2018 durante l’esercizio provvisorio e successivamente, con la prossima variazione al bilancio di previsione 2019-2020-2021, esercizio 2019, saranno totalmente finanziate applicando la rimanente parte di avanzo determinato al 31.12.2018, da riconoscere con l’approvazione del rendiconto 2018”.

Oltre agli aspetti strettamente tecnici, però, nella relazione, anche in linea con quanto indicato dai magistrati della Corte dei Conti, vengono dettate alcune soluzioni di intervento. Si va dal totale taglio dei “fitti passivi” a “razionalizzare l’attività di gestione dei servizi a domanda in modo da avere anche una tariffazione adeguata”, passando per la “ricognizione e valorizzazione del patrimonio immobiliare dell’ente”. Nella “ricetta” per il recupero di risorse si fa riferimento, inoltre, alla “ricognizione dei mutui esistenti”, valutando l’opportunità di rinegoziare quelli con i tassi più alti, e a quella “degli oneri concessori urbani e cimiteriali per valutarne l’adeguatezza”.

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