“Giunta? Aspettiamo confronto con il partito”, Di Dio: “Non vogliamo tradire i nostri elettori”

 
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I forzisti non condividono il "metodo" Italia Viva

Gela. Nella giunta bis che il sindaco Lucio Greco, appena qualche ora fa, ha munito anche di deleghe, ci sono i colori politici di Forza Italia. L’assessore di riferimento degli azzurri, l’avvocato Nadia Gnoffo, mantiene le deleghe alla sanità e ai servizi sociali, mentre quella all’istruzione l’ha persa in favore di Cristian Malluzzo, neo assessore scelto da Greco. Se il Pd, attraverso la direzione cittadina, ha confermato la permanenza in giunta pur in assenza dell’idillio politico con il primo cittadino, i forzisti attendono di “fare la sintesi” con il deputato regionale Michele Mancuso. Lo spiega il capogruppo consiliare Luigi Di Dio, che dai banchi dell’assise civica non ha lesinato critiche all’approccio “energico” di Greco, messo in atto quando si tratta di bacchettare i suoi stessi alleati. Domani o al massimo nel fine settimana, i forzisti dovrebbero riunirsi. “Aspettiamo la disponibilità di Mancuso – dice Di Dio – per impegni istituzionali, ha dovuto rinviare più volte. La giunta? Non me la sento di sbilanciarmi, senza prima aver avuto un confronto con tutto il partito. Un’indicazione certa ancora non c’è”. Se i forzisti sembrano destinati a rimanere comunque in maggioranza, qualche messaggio al sindaco potrebbero farlo arrivare, magari mettendo in discussione la loro rappresentanza nella squadra di governo. Mancuso e i riferimenti locali del partito hanno atteso che l’accordo pre-elettorale venisse rispettato, con un secondo assessorato che però non è arrivato. “Non abbiamo mai parlato di poltrone ma di metodo – continua Di Dio – in ogni caso, abbiamo un impegno con la città, nel tentativo di risolvere i tanti problemi di questo territorio. Decideremo se farlo con o senza assessore. Lasciare la maggioranza, secondo me, sarebbe un tradimento non verso Greco ma verso chi ci ha votato e non possiamo voltare le spalle agli elettori. Anche per questo, mettiamo sempre a disposizione della città i nostri riferimenti regionali. In ogni caso, decideremo insieme”.

Ad inizio settimana, in municipio, c’è stata la visita dell’assessore regionale Marco Falcone, tra i vertici azzurri e politicamente vicino ad alcuni esponenti locali. Allo stesso tempo, Di Dio, in aula consiliare, rivolgendosi al sindaco, ha preteso rispetto istituzionale. “Bisogna distinguere tra la questione strettamente politica che riguarda il partito e i rapporti con il sindaco – aggiunge – e il rispetto che ogni consigliere comunale deve ricevere dal sindaco. Personalmente, ho sempre rispettato il suo ruolo e mi aspetto che anche lui faccia lo stesso con i consiglieri”. Le distanze tra l’avvocato e gli azzurri sembrano essersi acuite con l’ingresso (e l’assessorato) dell’Udc. “Non ho nulla contro l’Udc – conclude – ma anche in questo caso, il sindaco avrebbe dovuto parlare con la sua maggioranza, a tutti i livelli. Il mio intervento in consiglio comunale non era un attacco al consigliere Salvatore Incardona”. Dalle parole del capogruppo forzista traspare un quadro complessivo che, su un piano di equilibri politici in maggioranza, potrebbe ancora riservare delle sorprese, indipendentemente dalle deleghe.

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