Giunta, Greco non ha scelto: darà priorità agli alleati oppure saranno larghe intese?

 
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Il sindaco Lucio Greco

Gela. Le porte girevoli di Palazzo di Città continuano a vorticare freneticamente, da 22 giorni ormai potenziali assessori, vecchi e nuovi, entrano ed escono con facilità estrema dal progetto di una giunta da cui il sindaco non riesce più a venire capo.
Gli scenari del nuovo possibile Governo cittadino continuano a cambiare dall’alba al tramonto, segno evidente che al momento manca un vero progetto e si stia andando avanti per esperimenti nella speranza sempre più vana di far quadrare i conti con una coperta che si fa sempre più corta.
Fare delle ipotesi sull’identikit politico del Greco Ter adesso si fa sempre più complicato. I pezzi del puzzle che il sindaco si trova tra le mani continuano a non combaciare e quella che doveva essere una crisi breve, come dichiarato dallo stesso primo cittadino, potrebbe prolungarsi ancora per un bel po’.
Accantonato ormai definitivamente l’esperimento Arcobaleno, sacrificato all’altare dei partiti, Greco adesso si trova ad un bivio. Continuare con gli alleati iniziali, o quasi, con l’aggiunta di un paio di tecnici o scommettere su un progetto che metta dentro anche la neo opposizione di centrosinistra di grillini e Dem, camuffato da governo di salute pubblica.
Se Greco optasse per la prima opzione, le condizioni per i potenziali alleati sarebbero stringenti. Una singola posizione per gruppo politico, quindi niente secondo assessorato a Forza Italia.
Ieri il sindaco lo avrebbe comunicato durante un incontro privato a Michele Mancuso che starebbe valutando la proposta. L’assessorato in quota forzista rimarrebbe dunque con molta probabilità, nonostante le perplessità di Greco, in capo all’uscente Nadia Gnoffo a cui tra l’altro verrebbero riconfermate le deleghe, compresa quella pesante ai Servizi Sociali, con buona pace dei lombardiani di Impegno Comune.
Un assessorato anche ad Una Buona Idea con Terenziano Di Stefano che terrebbe per sé lo Sviluppo Economico, uno all’Udc con la riconferma di Danilo Giordano al Bilancio, uno ad Impegno Comune con Ivan Liardi e uno agli ormai ex ribelli di Liberamente che, dopo il veto su Dario Lisciandra, potrebbero optare per l’ex dirigente comunale Nanni Costa che andrebbe a prendere la poltrona dei Lavori Pubblici.
Fuori dunque Italia Viva con Cristian Malluzzo e la Nuova Dc con Peppe Licata, resterebbero due posti vacanti che il sindaco intenderebbe affidare a due tecnici di sua fiducia. Bocche cucite sul primo volto, filtra invece qualche indiscrezione sul potenziale candidato alla poltrona caldissima dell’Ambiente che potrebbe essere affidata all’ex Crocettiano di ferro Enrico Vella, tecnico con una ferrata esperienza in materia di rifiuti, costruita durante gli anni passati alla Regione.
Se però il nome dell’ex consigliere del Megafono dovesse uscire dalla porta girevole della nuova Giunta, Vella potrebbe comunque rientrare a Palazzo di Città come consulente per la costituzione dell’ARO nel caso in cui andasse in porto il progetto della gestione in House del servizio di raccolta rifiuti che Greco sta pensando di realizzare.

Più complicata, ma sicuramente non irrealizzabile la prospettiva di un Governo di salute pubblica, sulla scia del collaudato esperimento Draghi, che vedrebbe dentro anche gli ex alleati del Pd e i loro attuali compagni di viaggio del M5S.
Ieri, in mattinata Greco ha incontrato all’ospedale il consigliere comunale del Pd Gaetano Orlando e il parlamentare Giuseppe Arancio. Un dialogo fitto nel quale il primo cittadino ha prospettato ai Dem una possibile apertura all’asse giallorosso.
Proposta che il sindaco aveva lanciato anche al Senatore Lorefice, meno di 24 ore prima, al Teatro Eschilo, al margine della premiazione degli Smart Games.
I giallorossi poi ne avrebbero parlato ieri sera a San Cataldo durante i festeggiamenti per l’elezione a sindaco di Gioacchino Comparato, anche se le reazioni alla proposta di Greco al momento rimangono abbastanza fredde.
Certo è che l’ipotesi Salute pubblica richiederebbe tempi molto più lunghi rispetto al previsto, ecco perché il sindaco potrebbe in queste ore rivedere tutti gli alleati per cercare di uscire dall’impasse di questi giorni.
Il Greco Ter intanto stenta a nascere e la gestazione sembra destinata a durare più del dovuto. Nel frattempo oggi si registra l’ennesima fumata nera, domani invece, come cantava Ornella Vanoni in un famoso brano del 1972, è un altro giorno e si vedrà.

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