Giunta punta sui fondi del Pnrr, ok ai progetti del lungomare e dell’ex dogana

 
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Gela. Il programma dell’amministrazione comunale era già ben chiaro e questa mattina la giunta ha autorizzato i due progetti per la riqualificazione del secondo tratto del lungomare e dell’ex dogana, destinati ai finanziamenti di “Rigenerazione urbana”. Più di quattro milioni di euro, previsti dal Ministero dell’interno, serviranno agli interventi nell’intera area. Gli uffici del settore lavori pubblici hanno perfezionato gli ultimi particolari, attraverso il coordinamento del dirigente Antonino Collura. Le direttrici progettuali passeranno quindi dal finanziamento ministeriale. Si tratta della stessa linea attivata per i fondi, già concessi al Comune, del progetto di Montelungo. Sia l’assessore Romina Morselli che il vicesindaco Terenziano Di Stefano, ognuno per il settore di competenza, hanno lavorato insieme ai tecnici, per far arrivare in giunta l’intero progetto, da destinare al programma di “Rigenerazione urbana”. C’era bisogno di rispettare le scadenze, previste per questa nuova “finestra” della linea di finanziamento e così è stato fatto. Il sindaco Lucio Greco e la giunta stanno puntando soprattutto sulle possibilità aperte dal Pnrr e nei prossimi giorni si dovrebbero concludere altre procedure, sia per la valorizzazione dei beni confiscati alle organizzazioni mafiose che per le strutture sportive.

L’intenzione è di non perdere le chance di finanziamento garantite dal Pnrr e anche su questo ha fatto leva il primo cittadino, nel corso di incontri avuti con gli assessori e con la sua maggioranza. Sulla programmazione e gli investimenti per opere pubbliche, la giunta Greco vuole mettere un’ulteriore “garanzia” per concludere iter di progetti molto importanti, ad iniziare dal secondo tratto del lungomare e dall’ex dogana. Quelli ministeriali, del resto, vengono visti come fondi sicuramente meno a rischio di quelli del “Patto per il Sud”, che il governo regionale ha tagliato per poi recuperare in extremis, ma senza vere certezze.

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