Gli atti dei progetti Peep, cadono le accuse di omissione: assolti ex dirigente e funzionario del Comune

 
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Gela. Non ci furono omissioni davanti alle richieste di atti formulate da Isidoro Picceri, proprietario di un’area espropriata per la realizzazione di uno dei progetti di edilizia economica e popolare, autorizzati negli scorsi anni. Il collegio penale del tribunale, presieduto dal giudice Miriam D’Amore (a latere Tiziana Landoni e Angela Di Pietro), ha assolto l’ex dirigente comunale Giovanni Costa e il funzionario dell’ente Mario Cernigliaro. Erano accusati di omissione d’atti d’ufficio. Per i pm della procura, non avrebbero rispettato le procedure da adottare a seguito delle richieste di atti avanzate in più occasioni dal proprietario. Il pm Luigi Lo Valvo, alla fine della requisitoria, ha ritenuto sussistenti le accuse, richiedendo la condanna a tre mesi di reclusione per entrambi gli imputati. Per la condanna hanno insistito anche i legali di parte civile che assistono Picceri, gli avvocati Antonino Ficarra e Chiara Colombo. I difensori degli imputati, però, hanno escluso qualsiasi violazione. Alle richieste ufficiali sarebbero seguite le risposte dagli uffici dell’ente. Gli atti, inoltre, venivano regolarmente allegati alle delibere di consiglio comunale.

Un punto sul quale hanno insistito gli avvocati Antonio Gagliano, Davide Limoncello e Feliciana Ponzio. In base alla loro linea, non ci sarebbero state violazioni e nel caso di Cernigliaro ci fu anche il passaggio ad altri settori dell’ente. Alla fine, il collegio penale ha accolto la ricostruzione difensiva, assolvendo i due imputati con la formula “il fatto non sussiste”.

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