Gli avvocati del Consiglio dell’ordine condannano aggressione a collega, “valuteremo azioni a tutela”

 
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Il presidente Giordano e gli altri avvocati del Consiglio dell'ordine condannano l'aggressione

Gela. Gli avvocati del Consiglio dell’ordine prendono posizione dopo quanto accaduto ieri, con il legale Stefania Valente rimasta ferita. La professionista è finita al pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele, dichiarando di essere stata aggredita da un medico (che invece a sua volta sostiene di essere stata vittima). La vicenda potrebbe finire sotto osservazione da parte degli investigatori. Intanto, gli avvocati del Consiglio dell’ordine condannano l’aggressione subita dalla collega. Si sono riuniti, in seduta straordinaria, proprio questa mattina. “Esprime sincera vicinanza e piena solidarietà alla collega ed alla famiglia tutta; condanna la violenta aggressione, manifestando viva preoccupazione per l’ennesimo, inaudito e inusitato gesto, ancora una volta perpetrato ai danni dell’avvocatura, quotidianamente impegnata nel delicato e difficile ruolo di composizione dei conflitti e nella difesa dei diritti dei cittadini – scrivono i componenti del Consiglio dell’ordine – esprime vivo rammarico nel dover constatare che episodi di siffatto genere, per quanto reso noto dagli organi di stampa, possano essere individuati come strascichi di una vicenda processuale, alimentati dalla convinzione che la violenza, non la giustizia, possa essere il metro a mezzo cui valutare l’esito di un giudizio; auspica, pertanto, che la sensibilità ed il senso di responsabilità verso i valori di lealtà, giustizia e di equità siano sempre elementi di guida destinati a reggere le dinamiche insite nel delicato e difficilissimo esercizio della giurisdizione, e veri principi ispiratori del quotidiano svolgimento dell’attività giudiziaria”.

Gli avvocati, attraverso il presidente del Consiglio dell’ordine Mariella Giordano, parlano di atto che avrebbe un significato ancora ulteriore. “Confida nell’attenta valutazione da parte degli organi competenti del significato sotteso a tale episodio, non potendo accettare l’idea che allo svolgimento del quotidiano lavoro dell’avvocato, quale necessario soggetto della giurisdizione, possano accompagnarsi gesti di inaudita violenza a rischio anche della propria incolumità; riserva di valutare l’opportunità di intraprendere ulteriori e più efficaci iniziative a tutela dell’avvocatura, per scongiurare il pericolo di una reiterazione di fatti come quelli oggi condannati e sempre nell’ottica di dover comunque garantire l’autonomia ed indipendenza degli avvocati nell’esercizio della loro professione”. I legali non escludono di poter avviare eventuali azioni a tutela della categoria. Nelle scorse ore, anche il sindaco Lucio Greco ha condannato quanto accaduto, dicendosi vicino all’avvocato Valente.

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