Gli espropri “d’oro” per le villette, ha pagato solo il Comune: 566 mila euro da recuperare

 
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Gela. Più di mezzo milione di euro che in Comune sembrano intenzionati a far entrare in cassa, nonostante uno stop di sei anni. Era il 2012 quando venne affidato un incarico legale per il recupero di somme per 566 mila euro. Un’azione di rivalsa che l’allora amministrazione comunale aveva deciso di avviare nei confronti dell’associazione di comprensorio Gela 2005, tra quelle che negli scorsi anni hanno costruito diversi complessi residenziali in città. L’esproprio necessario all’avvio dei cantieri si è trasformato nella solita arma a doppia taglio, con le indennità chieste dagli ex proprietari dell’area e finite a carico dell’ente. I tecnici del Comune e il commissario Rosario Arena hanno rimesso sul tavolo quella pratica, ferma da anni. E’ stato dato mandato di avviare un’azione legale, con la nomina di un avvocato che dovrebbe attivare il giudizio per il recupero coattivo dei soldi. Quello delle azioni di rivalsa sugli espropri “d’oro” è da sempre un nodo scoperto per gli uffici dell’ente, oberati di maxi debiti completamente a carico delle casse comunali.

Fino ad ora, nessuna amministrazione è riuscita veramente a rivalersi su cooperative e associazioni di comprensorio che hanno costruito centinaia di villette residenziali, ma con costi d’esproprio tutti sopportati dal municipio.

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