Gli operai della Sudelettra contro i licenziamenti, fermato il cantiere: via ai primi ricorsi

 
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Gela. Già ieri pomeriggio, hanno voluto dimostrare tutta la loro contrarietà ai licenziamenti, presentandosi all’interno degli uffici amministrativi di Eni. Questa mattina, i lavoratori di Sudelettra hanno rotto gli indugi, fermando i cantieri dell’azienda in raffineria. I vertici del gruppo elettrostrumentale, nelle scorse settimane, hanno disposto dieci licenziamenti, in un organico già ai minimi. Niente ammortizzatori sociali ma solo il taglio dei posti, nonostante i lavori acquisiti nei cantieri della nuova green refinery. La triade dei metalmeccanici di Fiom, Fim e Uilm ha deciso di avviare un’azione di protesta, con due ore di fermo al giorno fino a venerdì. I dipendenti, però, hanno deciso di alzare il tiro e questa mattina non si sono presentati ai cantieri in raffineria.

Hanno invece organizzato un sit-in di protesta davanti la fabbrica e attendono il confronto dal prefetto di Caltanissetta Maria Teresa Cucinotta, fissato per lunedì prossimo. Con loro, ci sono i segretari provinciali Orazio Gauci, Angelo Sardella e Nicola Calabrese, che hanno già respinto la procedura di licenziamento. Diversi operai hanno iniziato a rivolgersi ai legali, per impugnare provvedimenti che ritengono illegittimi. I primi ricorsi starebbero per partire per il tramite dell’avvocato Salvatore Incardona, impegnato nella verifica delle comunicazioni che l’azienda ha inoltrato ai dipendenti. Questa mattina, inoltre, la loro protesta si è incrociata a quella degli edili della Turco Costruzioni, che continuano a sostare davanti agli uffici amministrativi di Eni.

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