Gli scavi di via Genova non saranno coperti da calcestruzzo, vince la rabbia social

 
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Gela. Ha creato un polverone mediatico l’avvio della copertura dello scavo di via Genova, dove di recente sono stati ritrovati importanti reperti archeologici, tra cui quattro tombe di un unico nucleo familiare risalenti a 2500 anni fa.

Stamattina sui social si è scatenata la protesta di decine di cittadini allorchè è stata postata la foto di un autocarro che scarica terriccio sullo scavo di via Genova, nel quartiere Caposoprano. Si è scatenato un tam tam mediatico ma come spesso accade le informazioni spesso non sono complete.

Dopo mesi di attesa la Soprintendenza ha autorizzato l’impresa che ha eseguito i lavori di rifacimento della condotta idrica a coprire il cantiere poiché il materiale ritrovato è stato recuperato e le tombe che devono essere lasciate in loco messe in sicurezza da teloni e terriccio.

In tarda mattinata è arrivata anche la sospensione dei lavori. Il cantiere sarà chiuso con terriccio ma non calcestruzzo, in attesa di future scelte politiche. La stessa sensibilità, ad onore del vero, molti cittadini non la mostrano per altri scavi. Prendiamo ad esempio piazza Umberto. In questo caso la protesta è al contrario: chiudere lo scavo per consentire un normale svolgimento della Settimana Santa. Ed allora bisogna decidersi quale orientamento avere ed idea di città. Non ci sono scavi di serie A o di serie B. Ed anche questo sarà un argomento che il futuro sindaco dovrà affrontare con decisione.

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