Gli undici milioni dell’Eni, Musumeci attacca Crocetta: “Il suo è stato un furto con destrezza”

 
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Gela. Il caso degli undici milioni di euro versati da Eni nelle casse della Regione, a titolo di concessioni minerarie, destinati a progetti di riqualificazione in città, arriva direttamente all’Ars. I fondi versati da Eni. E’ stato Nello Musumeci a proporre un’interpellanza, rivolta direttamente al presidente della Regione Rosario Crocetta e ai suoi assessori. Da giorni, è scoppiato il caso politico. Il consigliere comunale del Polo Civico Guido Siragusa ha accusato lo stesso Crocetta di aver stornato gli undici milioni verso voci di spesa diverse. Accuse, però, respinte anche dagli esponenti locali del Megafono, movimento politico dello stesso presidente della Regione. Il sindaco Domenico Messinese, invece, ha escluso che i progetti fossero esecutivi a differenza di quanto sostenuto, invece, dall’ex assessore ai lavori pubblici Carmelo Casano. Insomma, qualcosa non quadra per il verso giusto. Il leader della Lista Musumeci attacca frontalmente Crocetta. “Ci troviamo di fronte ad una sorta di furto con destrezza – spiega – compiuto dal governo Crocetta ai danni del Comune di Gela. Oltre undici milioni di euro destinati alla riqualificazione del centro storico scomparsi da qualche mese dal bilancio della Regione e destinati non sappiamo a cosa”.

L’interpellanza. Così, chiede espressamente di sapere “con quale criterio il governo della Regione ha ritenuto di dovere operare quello che appare come un furto con destrezza, dirottando i fondi del capitolo di entrata sul quale affluivano i contributi versati dalle società concessionarie, ed operando una scelta, in sede di finanziaria, in aperta violazione della normativa vigente  sulla destinazione del contributo per progetti di sviluppo del territorio oggetto della concessione”. Insieme ai deputati Gino Ioppolo e Santi Formica, rincara ancora la dose. “Se non ravvisano la necessità – si legge nel testo dell’interpellanza –  di dovere con la massima urgenza procedere al rimpinguamento del predetto capitolo, al fine di consentire legittimamente al Comune di Gela di potere attivare le procedure d’appalto per la esecuzione di lavori di riqualificazione urbana del centro storico della città”. In aula consiliare, era stato proprio Guido Siragusa a chiedere che i partiti rappresentati all’Ars chiedessero spiegazioni sul destino di questi undici milioni di euro. Questione che ha creato non poche tensioni anche tra i componenti della commissione comunale sviluppo economico. 

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