“Gnoffo maschera la confusione di FI”, Siragusa: “Crisi amministrazione irrisolta”

 
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Il segretario cittadino del Pd Guido Siragusa

Gela. “Il Pd locale, sull’emergenza Covid, ha sempre tenuto la schiena dritta. Speculazioni politiche? Forse, l’assessore Nadia Gnoffo si riferiva al consigliere del suo stesso partito, Carlo Romano, che se non sbaglio ha pesantemente contestato l’amministrazione comunale, proprio sulla gestione dell’emergenza sanitaria”. Il segretario cittadino del Pd Guido Siragusa ribalta le dichiarazioni che ieri l’assessore Gnoffo ha rilasciato. Per l’esponente forzista della giunta Greco, i dem starebbero “cavalcando l’onda del malessere”, solo per attaccare l’amministrazione comunale. “Probabilmente, quello dell’assessore Gnoffo è un tentativo, non riuscito, di coprire la confusione interna al suo partito, scaricando sul Pd. Il consigliere forzista Romano – dice Siragusa – non perde mai occasione per contestare l’amministrazione comunale. Il capogruppo Luigi Di Dio ha chiaramente detto che non si riconosce nell’assessore Gnoffo. Il coordinatore cittadino Vincenzo Pepe, prima attacca il sindaco e poi ritratta. Nulla di nuovo, insomma, Forza Italia ci ha abituati a questo tipo di atteggiamenti. Quando il Pd ha capito che l’amministrazione comunale non stava funzionando, ha rinunciato al posto in giunta. Lo faccia anche Forza Italia, visto quello che hanno dichiarato i consiglieri e il coordinatore cittadino”. Ritornando sull’emergenza sanitaria, Siragusa non segue per nulla la linea tracciata dal sindaco Lucio Greco. “Come al solito, una gestione pilatesca dell’emergenza sanitaria – aggiunge – neanche sulla didattica a distanza il sindaco è stato in grado di prendere una decisione netta. Ha solo delegato ai dirigenti scolastici. In città, c’è qualcosa che non funziona. La situazione è sfuggita di mano. Se ci fossero altri parametri in vigore, altro che zona arancione, saremmo già in zona nera. Abbiamo un ospedale che rischia il default. Pochi posti di terapia intensiva e reparti al collasso. Perché l’assessore Gnoffo e chi sponsorizza il governo regionale e il management di Asp, non spiegano come mai dopo quasi due anni non c’è traccia della nuova terapia intensiva, finanziata da Eni? Perché ci sono pazienti Covid che per arrivare ai reparti non hanno ancora un percorso appositamente adibito? Per non parlare del caos dei tamponi e del tasso di vaccinazioni, ancora basso rispetto ad altre città”. Tutti interrogativi, che per il segretario dem sono consistenti, pure sul piano politico.

“La crisi dell’amministrazione comunale? C’era e rimane. Il rilancio non è servito a nulla. La città è scoperta, a causa di una crisi politica irrisolta. Anzi, penso che si sia acuita. I civici attaccano Forza Italia e ci sono consiglieri che contestano l’amministrazione comunale. Il nuovo contratto Ghelas – dice ancora – è stato ritirato solo perché non c’erano i numeri per approvarlo. Altro che errori. I dirigenti non fanno arrivare in aula atti, che riportano errori grossolani. Nessuno lo dice, ma in maggioranza c’è una critica, dura, all’amministratore della Ghelas. Per questa ragione, non c’erano i numeri per votare il nuovo contratto”. Il segretario dem conferma che il partito segue strade che non incrociano affatto con quelle dell’amministrazione Greco, ritenuta ormai distante anni luce dal target politico, che i democratici stanno strutturando, nel tentativo di rinsaldare un’opposizione di centrosinistra, attraverso l’intesa, ormai più che ratificata, con i grillini.

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