Gnoffo: “Rispondere al Pd non è una priorità, Greco doveva difendere un suo assessore”

 
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Il sindaco Greco e l'assessore Gnoffo

Gela. I continui stop al regolamento per il trasporto disabili, con le inevitabili tensioni interne alla maggioranza del sindaco Lucio Greco, stanno rendendo sempre più ostica la convivenza interna. I forzisti pare ormai abbiano dato una sorta di “fiducia” a tempo e la seduta dell’assise civica di lunedì, con il regolamento all’ordine del giorno, sarà forse la prova del nove. Ieri, l’assessore azzurro Nadia Gnoffo, destinataria di forti contestazioni giunte anche dalle fila amiche, non ha condiviso la posizione degli altri colleghi a sostegno del sindaco Lucio Greco, invitato alle dimissioni dal segretario dem Peppe Di Cristina. I civici Terenziano Di Stefano, Ivan Liardi e Romina Morselli e l’esponente della Nuova Dc Giuseppe Licata si sono schierati con il primo cittadino, cosa che non ha fatto la forzista. “Tramite un messaggio ho ricevuto il comunicato ma onestamente penso che in questo momento ci siano cose molto più importanti di una risposta al Partito democratico. Forse – dice – gli altri assessori non hanno compreso la gravità della situazione. Pensavo che mi avessero contatta per scusarsi delle accuse gratuite che sono state mosse nei miei confronti, mettendo in discussione anche l’operato della giunta e dello stesso sindaco. Invece, così non è stato”. L’assessore ai servizi sociali, che in più occasioni ha ricevuto il pieno sostegno dal proprio partito, non tergiversa e si sarebbe aspettata qualcosa di diverso anche dal sindaco.

“Visto che è sempre pronto a rispondere agli avversari politici – conclude Gnoffo – sarebbe potuto intervenire a difendere l’operato di un suo assessore, continuamente attaccata anche dal consigliere Di Dio. Invece, niente. Preferisce che il lavoro della sua stessa giunta venga messo in discussione”. Lunedì, il regolamento sul trasporto disabili verrà nuovamente discusso in aula consiliare, ma i rapporti tra Forza Italia e il resto dei pro-Greco sono decisamente ai minimi, mentre l’opposizione è pronta a presentare la mozione di sfiducia.

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