Gnoffo si dimette, FI esce dalla maggioranza: “Greco ibrido, trattati come opposizione”

 
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Gela. Forza Italia lascia il sindaco Lucio Greco. L’assessore Nadia Gnoffo si dimette. “Non sono mai stata difesa dal sindaco – ha detto nel corso di una conferenza stampa – non sono stata serena in questi anni. Mi hanno definita signora per delegittamarmi. Il consigliere Di Dio mi ha attaccato in aula e in assessorato veniva solo per capire se qualche suo amico fosse stato inserito negli elenchi degli aventi diritto ai buoni spesa. È una vergogna. Devo ringraziare solo gli esponenti del mio partito, gli uffici dei servizi sociali e quei consiglieri di maggioranza e opposizione che hanno avuto rispetto. Ho sempre lavorato al massimo delle mie possibilità. Proseguiremo nel nostro cammino politico, vicini alla città. L’ultima vergogna è l’atto di indirizzo sul trasporto disabili che è inapplicabile”. I vertici azzurri, questa mattina, hanno avuto il via libera dal parlamentare regionale Michele Mancuso. Il rapporto con il sindaco è finito. L’alleanza arcobaleno di tre anni fa non esiste più, con FI e Pd fuori da giunta e maggioranza. “In aula ci siamo dovuti difendere dalla nostra stessa maggioranza – ha spiegato il capogruppo Rosario Trainito – l’assessorato ai servizi sociali è vicino a chi è in difficoltà, non come l’assessorato sviluppo economico che gestisce incarichi e potere. Siamo stati noi a garantire l’approvazione di atti importanti e hanno continuato a trattarci come fossimo opposizione”. I due consiglieri Trainito e Carlo Romano confermano che lavoreranno per la città ma all’opposizione. “La sfiducia è un argomento non all’ordine del giorno, noi non abbiamo partecipato alla stesura della mozione – ha detto Romano – non me la sento.di dare una fase di non governo alla città”. “Ci sono assessori e consiglieri di maggioranza incoerenti e incapaci che hanno messo in difficoltà la nostra azione – ha detto Gnoffo – il sindaco ha sbagliato pensando che si potesse solo fare da spettatore”.

“Greco non è stato il buon padre di famiglia. Non ci sentiamo più rappresentati da questa maggioranza”, ha precisato il coordinatore cittadino Vincenzo Pepe. Allo stato, non ci sarà un’accelerata sulla sfiducia. “Per ora, siamo usciti dalla maggioranza – ha continuato Pepe – la sfiducia è un tema che non abbiamo affrontato”. Trainito ha confermato che sulla sfiducia “c’è da valutare con tutto il partito”. Gli azzurri salutano Greco e sbattono la porta non tanto della sua stanza ma di quelle degli alleati, soprattutto civici. “Il sindaco è in una posizione ibrida – ha detto ancora Pepe – se il civismo è superato, come ha detto lui, allora dovrebbe prenderne atto”. Gelo anche verso il presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito. “Non è di Forza Italia e come spesso capitato è stato costretto a difendere la maggioranza. Gli hanno posto il diktat sull’atto di indirizzo vergognoso e lui l’ha firmato”, hanno detto. Gnoffo ha ancora una volta ricordato la posizione del consigliere Mpa Valeria Caci. Il patto tra Forza Italia e Greco non regge più e anche nell’area del centrodestra moderato si aprono più scie.

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