Gomme verdi per la Bridgestone estratti dal guayule grazie all’accordo con Versalis

 
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La Bridgestone e Versalis hanno raggiunto un accordo per la produzione di guayule

Gela. Versalis, del gruppo Eni, e Bridgestone, multinazionale nel settore della produzione di pneumatici, hanno siglato un accordo complessivo per lo sviluppo del guayule. Le due aziende gestiranno insieme le attività di ricerca per offrire un pacchetto tecnologico unico. “In particolare – si legge in una nota – la partnership coniuga le competenze di Versalis nella ricerca sul guayule, nello sviluppo dell’ingegneria di processo e del mercato di prodotti da fonti rinnovabili su scala commerciale con la leadership di Bridgestone nella coltivazione e nella tecnologia di produzione del guayule”. Versalis è impegnata da tempo nello sviluppo di materiali sostenibili per i pneumatici verdi (green tyre), che comprendono sia lo sviluppo di nuovi gradi nel portafoglio prodotti elastomeri a migliorate prestazioni e riduzione del consumo di carburante, sia l’integrazione di gomma “attiva” ottenuta da pneumatici riciclati.

Nell’ambito della gomma da guayule, Versalis ha siglato nel 2013 un protocollo di Intesa per l’area di Gela articolato in tre fasi: creazione della filiera agricola, con un potenziale di 5000 ettari coltivati in collaborazione con la Regione Sicilia e l’Esa-Ente Sviluppo Agricolo; valutazione dell’impianto di produzione con capacità di 5000 tonnellate l’anno, e la definizione delle infrastrutture necessarie. Le tecnologie di processo applicate alla lavorazione del guayule verranno ottimizzate presso il Bridgestone Biorubber Process Research Center (BPRC) di Mesa, in Arizona. “A questo punto – dice il segretario provinciale dei chimici dell’Ugl Andrea Alario – Eni deve impegnarsi a concentrare la produzione nel sito locale, soprattutto alla luce di quanto previsto nel protocollo di intesa di quattro anni fa”. Lo sviluppo della produzione di guayule nell’area locale sembrava uno degli obiettivi di rilancio, man mano finito nel dimenticatoio.

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