Governo regionale conferma ampliamento Timpazzo, sui fondi Fsc mandato ai dirigenti

 
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Gela. Con il caso Timpazzo che rischia nuovamente di esplodere tra le mani della politica locale, si prospettano settimane ad alta tensione. La Regione sembra ambire ad una specie di carta bianca sul sito locale, per autorizzare ulteriori conferimenti, oltre a quelli che già arrivano da “Sicula trasporti”, proprietaria della piattaforma di Lentini (duecento tonnellate al giorno fino ad ottobre). Il presidente della Srr4 Filippo Balbo, dopo la nota inviata da Palermo, ha convocato tutti i sindaci e ieri l’avvocato Lucio Greco ha invece riunito la sua maggioranza. A Palermo, invece, il governo Musumeci va avanti, lungo la strada già tracciata ad inizio luglio. E’ stata confermata, con un provvedimento firmato dallo stesso Musumeci, la ricognizione degli interventi che verranno coperti con i fondi Fsc 2021-2027. Tra questi, ci sono i lavori di ampliamento della discarica Timpazzo, per un totale di 15 milioni di euro. E’ l’unico investimento che il governo regionale prevede di concentrare sul territorio locale, almeno per quanto riguarda la programmazione con i fondi Fsc 2021-2027. I vertici della Srr4 e quelli della “Impianti Srr”, che materialmente gestisce la piattaforma di Timpazzo, sono molto preoccupati. Aumentare ancora di più i conferimenti, senza certezze sui progetti per ampliare il sito, è ritenuto fin troppo rischioso. Il sistema locale potrebbe collassare nell’arco di poco meno di un anno, non dando più la possibilità di conferire, neppure ai Comuni della Srr, compreso Gela. L’amministratore della “Impianti”, l’ingegnere Giovanna Picone, ha chiesto un tavolo tecnico in Regione, per sottoporre al vaglio dei funzionari palermitani i progetti delle nuove vasche. Il governo Musumeci, nel provvedimento da poco pubblicato, dà mandato ai “dirigenti generali dei dipartimenti regionali di attualizzare le schede secondo il format indicato dall’Agenzia per la coesione territoriale, a condizione che accludano la dichiarazione che le opere pubbliche e acquisizioni di beni e servizi siano in possesso della progettazione di livello almeno definitivo”. Servono quindi i progetti definitivi, anche per l’ampliamento di Timpazzo. Negli atti della Regione, si richiamano sia il residuo 2014-2020 sia l’anticipazione 2021-2027. Le previsioni fatte dai tecnici del dipartimento acqua e rifiuti danno una linea temporale di realizzazione, fissata al 2023. L’ampliamento prevede la realizzazione di due vasche (F e G), per oltre due milioni di metri cubi di capacità; di un impianto per il trattamento della frazione organica (da ottanta tonnellate al giorno); di un capannone per lo stoccaggio, la trasferenza e la pulizia delle frazioni omogenee secche della raccolta differenziata (anche in questo caso per ottanta tonnellate al giorno).

Musumeci e i suoi assessori non sembrano prendere in esame quanto deciso, nelle ultime settimane, in commissione bilancio all’Ars. Con una drastica rimodulazione, su volontà grillina (come ha spiegato il deputato regionale Nuccio Di Paola), dalla programmazione Fsc 2021-2027 è stato depennato proprio il progetto di Timpazzo, invece confermato con la delibera della giunta. Ci sarà da attendere per altri progetti che la stessa commissione bilancio ha cercato di far rientrare dalla finestra, dopo i tagli che hanno fatto tanto scalpore. Tra questi, “Una via tre piazze”, la riqualificazione urbana Manfria-Roccazzelle, quella del lungomare, la realizzazione di 840 colombari a Farello, l’asilo di via Albinoni, il percorso agility a Macchitella e il tetto della scuola di Albani Roccella. Il totale è superiore ai sedici milioni di euro. Potranno però rientrare nelle schede della programmazione Fsc solo se “gli interventi non rispondenti alle predette condizioni saranno esclusi”. Oppure potrebbero essere “oggetto d’istruttoria ai fini del loro inserimento nei programmi di spesa extra regionali del ciclo di programmazione 2021–2027, nonché nell’ambito di eventuali economie rinvenienti nell’attuale ciclo di programmazione”. La precedenza, per il governo Musumeci, va agli investimenti già collocati nelle schede e tra questi all’ampliamento di Timpazzo, ormai tra le piattaforme cardine, anche per i tecnici palermitani.

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