Greco a Bellanova e Faraone, “la città attende segnali importanti dal governo”

 
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Il sindaco insieme al senatore renziano Davide Faraone e al viceministro Teresa Bellanova

Gela. Portualità e infrastrutture sono i temi sui quali l’amministrazione comunale è tornata a fare pressione istituzionale. Il sindaco Lucio Greco, nel rapido incontro avuto in municipio con il viceministro Teresa Bellanova e con il senatore Davide Faraone, ha toccato le questioni di sempre, da un porto da rilanciare a collegamenti fondamentali, come la Gela-Siracusa e la tangenziale. “La città si attende segnali importanti dal governo”, così ha sintetizzato il primo cittadino, davanti al viceministro e al senatore, giunti in municipio per il tramite del gruppo locale di Italia Viva, che appoggia la giunta dell’avvocato. Secondo Greco, la collocazione del sistema portuale locale nell’Autorità della Sicilia Occidentale, decisa proprio dal governo, deve aprire scenari nuovi per gli investimenti. Anche sui lotti della Gela-Siracusa, l’avvocato ritiene che da Roma ci debba essere un cambio di marcia, dando speranze al territorio locale e non solo alle aree di Siracusa e Ragusa. Bellanova e Faraone qualche impegno sembra vogliano farlo loro, ma senza troppi voli pindarici. Italia Viva guarda anzitutto al progetto della tangenziale, che è in stato avanzato. Mesi fa, proprio a Faraone, Greco chiese attenzione per “Gela così come si verifica per Taranto”, richiamando un altro polo industriale del sud Italia.

Con l’Autorità portuale della Sicilia Occidentale, qualche dubbio però rimane, almeno per il futuro della Zes, che per Gela fa riferimento all’area orientale dell’isola. Anche sotto questo aspetto, l’avvocato ha chiesto certezze al viceministro.

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