Greco a Caltagirone: “Ingerenze politiche su nomine manager” e Radiologia si blocca

 
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Gela. Il sindaco replica al manager dell’Asp cl2 accusandolo di supponenza e battute da “bar dello sport” che poco hanno a vedere con una epidemia che “di certo ha messo a nudo tutte le carenze e criticità dell’ospedale di via Palazzi”. Il primo cittadino rilancia le accuse parlando di “ospedale non attrezzato ed impreparato, oggi, ad affrontare una eventuale diffusione del contagio”. Le parole usate dal manager Alessandro Caltagirone non son piaciute nemmeno ad Ignazio Morgana, vice presidente nazionale della società di medicina generale, “dispiaciuto dell’accusa infamante del direttore generale dell’utilizzo dell’emergenza per fini politici” e convinto che per meglio gestire l’emergenza coronavirus si sarebbero dovuti attivare i poliambulatori sulla scia di quanto fatto in Emilia Romagna.

“Due settimane addietro avevo chiesto al manager dell’Asp cl2 – aggiunge Morgana – l’attivazione di ambulatori territoriali di medici di famiglia e di GM come primo filtro per evitare che i cittadini ai primi sintomi sospetti si recano in ospedale, intasandolo. Il 90% per cento della richiesta di salute deve essere gestita dal territorio. In Emilia Romagna, in modo silenzioso e senza proclami, lo stanno attuando con esiti eccellenti”. La decisione della direzione strategica, invece, ha deciso di concentrare nell’ospedale “Vittorio Emanuele” la gestione di casi sospetti e positivi al covid-19, annunciando 8 posti letto di Malattie infettive, 20 per il ricovero e l’avvio di tamponi anche come diagnosi. I lavori sono in corso ma, secondo il sindaco, “in città c’è una emergenza sanitaria che, se non affrontata tempestivamente e con decisione, può produrre effetti disastrosi. Ci sarà tempo per occuparci dopo “delle campagne elettorali” o – affonda il colpo Lucio Greco – delle ingerenze della politica nelle nomine dei vertici amministrativi e sanitari”. La querelle tra sindaco e manager, oggi, ha quasi celato lo stato di avanzamento dei lavori indispensabili ad avviare un centro covid-19 in città capace di gestire realmente un evitabile, ma possibile, picco di pazienti positivi. Intanto, oggi pomeriggio, a seguito di una tac effettuata ad un giovane paziente in evidente stato influenzale, i vertici del presidio ospedaliero sono stati costretti ad ordinare una momentanea chiusura della Radiologia, fino alle 20.

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