“Greco faccia chiarezza in maggioranza”, Giannone: “C’è ancora chi attacca gli alleati”

 
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Il coordinatore della Nuova Dc Natino Giannone e il sindaco Greco

Gela. “Chiarezza in maggioranza”, il tema non muta e il coordinatore provinciale della Nuova Dc Natino Giannone non cambia posizione, così come il resto del partito locale, che in giunta ha l’avvocato Giuseppe Licata. I centristi spingono affinché il sindaco Lucio Greco dia la linea e ponga le priorità fino al termine del suo mandato. Al momento, per i cuffariani tutto questo manca e anche gli alleati dovrebbero uscire allo scoperto. Gli esponenti della Nuova Dc non hanno mai fatto mistero di ritenere ormai finita l’esperienza civica, edulcorata nei partiti anche per le regionali. “Le riunioni di maggioranza, come è dimostrato a livello nazionale, sono sicuramente importanti. Peccato però che nel nostro caso, dopo centinaia di incontri, siamo al punto di partenza. Forse, sarebbe più opportuno, da parte del sindaco, cercare di prendere delle decisioni anche nette, se è il caso. Ricorrere ad estenuanti mediazioni – spiega Giannone – non solo non risolve il problema, ma spesso incancreniscono i rapporti tra le varie forze politiche. È necessario fare chiarezza, perché non si può assistere allo spettacolo di formazioni politiche o pseudo-politiche che trattano gli amici come nemici, venendo meno alle regole e agli obblighi di una maggioranza”. È soprattutto l’area civica che non sembra per nulla rispecchiare le intenzioni politiche e amministrative della Nuova Dc. Giannone e i cuffariani vorrebbero una maggioranza coesa politicamente. “Il sindaco, insomma, deve comprendere che, fino a quando non farà chiarezza sia sulla collocazione politica di certi alleati e sia sulla disponibilità di altri ad evitare posizioni rigide e supponenti, la situazione di litigiosità rimarrà una costante di questa coalizione. La grave situazione nazionale, regionale e locale, e gli scenari che si apriranno, impongono scelte politiche chiare e nette.
L’esplosione di movimenti civici, con alcuni personaggi che hanno militato in partiti di rilevanza nazionale – aggiunge – suona come una mortificazione della politica che deve ritrovare invece la propria funzione di guida. Il sindaco deve mettere in campo una maggioranza unita, coesa e politicamente ben caratterizzata, in grado di parlare lo stesso linguaggio e di riconoscersi in certi valori”.

I cuffariani non hanno apprezzato neanche i toni del parlamentare forzista Michele Mancuso, ieri netto nel difendere l’operato dell’assessore Gnoffo e il contenuto del regolamento sul trasporto disabili. I centristi non ritengono che le fughe in avanti possano essere utili. “Aggiungo che ci sentiamo amareggiati dalle parole del deputato regionale, come partito non riteniamo di esserci sottratti alle esigenze dei disabili, che il nostro consigliere Cascino ha votato con coscienza. È scrupoloso l’emendamento presentato dagli alleati in aula, per definire una vicenda incresciosa nei confronti delle famiglie dei disabili, tema sempre al centro della nostra agenda”, conclude. I centristi tornano ad invocare confini politici certi e a garantirli deve essere il primo cittadino.

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