Greco, “Ghelas non sta così male”: sindacati mantengono stato di agitazione

 
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Lavoratori Ghelas e sindacati in assemblea davanti Palazzo di Città

Gela. Ghelas non è a rischio. Il sindaco Lucio Greco, nel suo intervento in consiglio comunale ha toccato il tema della municipalizzata, su indicazione del presidente del consiglio Salvatore Sammito, come posto dall’opposizione. “Ci sarà una proroga – ha detto il sindaco – e dobbiamo lavorare da subito per il contratto. La Ghelas non sta così male, come invece qualcuno vorrebbe far credere”. I sindacati mantengono lo stato di agitazione. “Dopo l’assemblea congiunta con tutti i dipendenti e l’incontro con l’amministrazione comunale si è risolta la situazione legata ai pagamenti, a giorni verranno pagate le spettanze di febbraio a tutte le maestranze, e sbloccate le somme che consentiranno alla Ghelas di pagare anche le fatture arretrate con i fornitori, così da poter continuare le opere di manutenzione elettrica, stradale e verde”, spiegano i segretari Filcams-Cgil (Nuccio Corallo), Uiltucs-Uil (Michelangelo Mazzola) e Ugl terziario (Gianmatteo D’Arma).

“Abbiamo ricevuto rassicurazioni su un”ulteriore proroga trimestrale e nelle more lavorare alacremente al contratto dei servizi. Pertanto rimane in essere lo stato di agitazione fin quando non si compiano tutti gli atti che servono al fine di mettere in sicurezza la società partecipata e ovviamente tutte le lavoratrici e lavoratori. Siamo stati contattati dalla prefettura, che era stata preventivamente messa a conoscenza delle problematiche e con la quale ci risentiremo nei primi giorni della settimana prossima con la quale monitoreremo tutti i passaggi. Al netto di eventuali polemiche che certamente non servono alla risoluzione delle problematiche fin qui esposte, le organizzazioni sindacali hanno operato e agito nell’unico interesse ovvero riportare serenità tra tutte le maestranze”, così come hanno sempre spiegato le organizzazioni sindacali e i segretari di Filcams, Uiltucs e Ugl terziario. “Bisognerebbe iniziare a capire che se ognuno svolgesse in tempo utile il proprio compito non esisterebbero emergenze che portano ad azioni o parole forti.
La città deve sapere che spesso la normalità viene fatta passare per straordinarietà e non è assolutamente normale”, concludono.

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