“Greco la collaborazione avrebbe dovuto cercarla ben prima”, Giannone: “Sfiducia legittima”

 
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Il coordinatore Dc Natino Giannone

Gela. In serata, il dibattito sulla crisi finanziaria del municipio ha confermato che, nonostante la richiesta volta ad un dialogo istituzionale ampio, sono tante le distanze tra i gruppi di opposizione e il sindaco Lucio Greco. L’avvocato ha rilanciato sul dialogo, “senza strumentalizzazioni”. Oltre alle imminenti scadenze per gli atti finanziari e i correttivi, a breve può ripartire la clessidra della mozione di sfiducia. In settimana, potrebbe arrivare la decima firma, quella del cuffariano Vincenzo Cascino. Il gruppo della Dc ha confermato la volontà di portare avanti la mozione. “Siamo una parte importante del centrodestra e quello della sfiducia è uno strumento che va usato – dice il coordinatore Natino Giannone – la firma di Cascino? Il nostro consigliere la apporrà senza assilli. Un giorno in più o uno in meno, non penso possa incidere”. I dirigenti della Dc vogliono arrivare ad una sfiducia in aula consiliare, seppur nel pieno della crisi finanziaria. “Ancora oggi – aggiunge Giannone – il sindaco non ha contezza dei numeri e dell’entità del disavanzo. Questo è molto grave. Vuole minimizzare la sfiducia ma non è così che si fa. La sfiducia è uno strumento politico assolutamente legittimo. Il centrodestra la sostiene. Vedremo cosa faranno in aula gli altri partiti e gruppi, i cui esponenti sono spesso impegnati a parlare”. Giannone fa ben capire che considera ormai scaduto il termine per qualsiasi dialogo istituzionale.

“Il sindaco ha avuto tutte le possibilità per andare avanti con un gruppo solido e politicamente leale – dice inoltre – ha perso tutte le occasioni. La sua è una gestione fallimentare. Ha iniziato con una maggioranza blindata e ora si ritrova con cinque o sei consiglieri comunali. Gli appelli alla responsabilità avrebbe dovuto farli prima”. Ufficialmente, la firma della Dc sulla mozione di sfiducia non c’è ancora. Giannone è convinto sia solo una formalità, che a breve verrà espletata, in attesa di portare la sfiducia in aula, aprendo inevitabili ragionamenti anche tra chi fino ad oggi è parso titubante.

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