Greco, “nessun no a prescindere su termovalorizzatore, ma niente diktat calati dall’alto”

 
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Greco e il presidente Musumeci

Gela. Non c’è un no a prescindere sul progetto del termovalorizzatore, annunciato dal presidente della Regione Nello Musumeci, ma il sindaco Lucio Greco e l’intera amministrazione comunale non ritengono che la soluzione idonea sia quella di calare dall’alto decisioni di questo tipo. Come abbiamo riportato, questa mattina il sindaco ha incontrato gli assessori e il presidente dell’assise civica Salvatore Sammito. E’ già in programma un incontro con il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè. Il parlamentare forzista Michele Mancuso si è messo a disposizione. “Con un lancio di poche righe, noi istituzioni e la città intera abbiamo appreso ieri sera dagli organi di stampa che la Regione ha individuato l’area industriale di Gela per la realizzazione di uno dei due termovalorizzatori da creare in Sicilia. Superato il momento dell’incredulità – spiega Greco – vogliamo chiarire che il nostro non è un no a prescindere all’impianto, ma alle scelte calate dall’alto senza alcuna concertazione”. Sindaco, giunta e lo stesso Sammito concordano sul fatto che si debba effettuare uno studio approfondito, anche sui eventuali impatti ambientali. “Si faccia uno studio approfondito e si spieghino alla città tutti i pro e i contro di una simile operazione, economici, industriali, imprenditoriali, occupazionali, sociali e ambientali”, fa sapere il sindaco. I dubbi ci sono e Greco conferma che in agenda c’è già un incontro con Miccichè.

“Avremmo gradito essere informati prima dell’annuncio ufficiale – continua Greco – e, di certo, sarebbe stato corretto anche nei confronti della comunità locale avviare un momento di confronto, approfondimento e analisi. Ad ogni modo, la giunta stamani ha chiesto e ottenuto un incontro urgente con il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè. L’onorevole Michele Mancuso si è detto disponibile a fare da mediatore, ma è nostra intenzione coinvolgere l’intera deputazione locale. La città merita di ricevere un’ampia e completa documentazione sul funzionamento di un simile impianto, perché è necessario verificare le ricadute. Sicuramente, si creeranno nuovi posti di lavoro, ma quali sono i rischi di questa operazione in termini di salute pubblica e di inquinamento? Parliamo di un territorio che è ufficialmente riconosciuto come area ad alta crisi di incidenza ambientale, che ha già pagato un prezzo altissimo in termini di deturpamento del territorio, che sta cercando di guardare al futuro e di assecondare le sue vocazioni naturali improntate alla bellezza e al turismo, per cui chiediamo che si faccia un’analisi approfondita, completa e seria prima di scegliere il sito per il termovalorizzatore. Non accetteremo diktat”. L’amministrazione comunale vuole certezze, tecniche e politiche, prima di pronunciarsi e sicuramente a Palazzo di Città, con il caso Timpazzo ancora aperto, nessuno avrebbe potuto pronosticare che si aprisse anche il fronte del termovalorizzatore.

6 Commenti

  1. L’ immagine di GELA sarà legata a degrado in tutti i sensi , devastazione di un territorio già provato da 50 anni di industria e malattie tumorali che lo vadano a fare a Palermo .
    Gela è periferia per tutto ma centrale per andare a fare quello che non vuole nessuno

  2. Non girarci attorno. Abbiamo capito che sei d’accordo. Se si farà io me andrò in Portogallo o in Scozia, o tra i pigmei in mezzo ala foresta vergine.

  3. Questo impianto darà 50 100 posti di lavoro, ma darà anche emissioni, ci sarà un via vai di camion di immondizia verso Gela, pensateci bene.

  4. Mi perdoni signora Elena. Ma anche in Portogallo ed in Svezia ci sono i termovalorizzatori. Del resto come in tutti i paesi civili.

    • Si chiama INCENERITORE, e brucia la spazzatura. Fattelo fare nel giardino di casa tua, visto che siamo un paese civile.

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