Greco o Melfa?…Di Cristina pensa al quarto polo: simbolo, liste e un candidato anche non dem

 
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Pd e Greco potrebbero chiudere entro questa settimana

Gela. L’avvocato Lucio Greco oppure l’imprenditore Maurizio Melfa, ma non solo. Nelle ultime ore, si sta facendo strada l’ipotesi che i democratici possano mettere in campo una loro coalizione, con un candidato non necessariamente di partito. I dem sono rimasti oggettivamente spiazzati dagli ultimi incastri. Per mesi, Di Cristina e i suoi hanno sondato il terreno di un’alleanza ampia, oltre gli schieramenti. Il filo diretto con gli uomini dell’ex deputato regionale Pino Federico, però, non ha avuto esito. I “dissidenti” hanno trovato casa nell’alleanza pro-Spata, il candidato a sindaco schierato della Lega, mentre i democratici sono rimasti senza appoggi concreti. Dire sì al “civico” Greco oppure all’ex assessore Melfa è uno scenario che pare non piacere allo zoccolo duro del Pd. I dem devono fare i conti con percentuali nazionali in ribasso, ma allo stesso tempo tanti li cercano per provare a chiudere sulla lista che Di Cristina sta allestendo. I candidati “pesanti” ci sono e un’eventuale alleanza con il Pd viene considerata quasi strategica dai candidati attualmente in corsa (escludendo il gruppo guidato dal leghista Giuseppe Spata che non guarda ai dem). Subito dopo l’annuncio del patto di centrodestra e con Forza Italia (quella “lealista” di Michele Mancuso) e Udc che invece hanno deciso di convergere sul “civico” Greco, Di Cristina ha iniziato a battere altri canali.

Starebbe guardando agli ex dem di Sicilia Futura, dato che i rapporti sono ripresi già da tempo, e un tentativo lo starebbe facendo con esponenti del “listone” (senza troppe coloriture politiche) che non hanno ancora trovato collocazione. La segreteria dem potrebbe tentare di strutturare una sorta di quarto polo, per mettere in difficoltà il blocco dell’imprenditore Melfa (del quale fanno parte pezzi di centrosinistra), i “civici” di Greco rafforzati da Mancuso e dall’Udc e l’alleanza di centrodestra a guida leghista. Il segretario farebbe leva sul potenziale elettorale della lista ufficiale del Pd, alla quale affiancarne probabilmente altre due, ma senza dover rinunciare alla connotazione politica e al simbolo del Pd, che invece sarebbe in discussione in un’eventuale alleanza con Melfa o Greco (in questo caso i dem dovrebbero addirittura correre insieme alla Forza Italia “lealista” di Mancuso). La soluzione definitiva dovrebbe arrivare solo dopo le primarie di domenica, ma gli incontri sarebbero già in corso.

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