“Greco si dimetta”, M5s, Rinnova e Giudice: “Centrodestra e Pd responsabili del fallimento”

 
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I consiglieri Ascia, Giudice e Farruggia

Gela. La sfiducia non la condivideranno né con il centrodestra (una parte del quale ha sostenuto l’attuale sindaco Lucio Greco) né con il Pd, che fa fatica a trovare una linea interna. Nelle prove di polo progressista locale, sono ancora i consiglieri Virginia Farruggia (M5s), Alessandra Ascia (Rinnova) e l’indipendente Paola Giudice a ribadire che la giunta dell’avvocato non ha più le basi per andare avanti. “Riteniamo che non esiste più nulla di questa amministrazione e se questo sindaco vuole un briciolo di bene alla città si dimetta e ci tolga dall’imbarazzo”, dicono. Grillini, esponenti di “Rinnova” e l’indipendente Giudice parlano ormai all’unisono e hanno preso le distanze da quello che sembrava un fronte della sfiducia piuttosto arcigno. I progressisti, invece, non accettano di fare da spalla né al centrodestra né al Pd. “Come volevasi dimostrare, ma non vi era alcun dubbio, emergono in modo chiaro le continue contraddizioni di questa amministrazione e del centrodestra locale. Infatti – spiegano – dopo avere governato con questo sindaco per ben tre anni e mezzo, Forza Italia, come poco prima le new entry di Fratelli d’Italia tra le fila dell’opposizione, lascia la giunta e abbandona la nave di un’amministrazione ormai alla deriva, come se questo bastasse a scrollarsi di dosso le responsabilità del fallimento. È evidente che ci abbiamo visto bene quando abbiamo parlato di ambiguità di un centrodestra che si fingeva spaccato in città ma che a Palermo e Roma già prendeva decisioni per programmare le prossime scadenze elettorali a discapito sempre della città”. Non porgono alcuna mano neanche ai dem, che anzi considerano in piena confusione politica.

“Ambiguità confermata anche in un partito come il Pd che si dichiara a parole progressista ma è andato a braccetto con forze di destra e ha contribuito ad eleggere un sindaco che ora cerca di rinnegare ma dal quale ha costantemente cercato appoggio. Questo partito e la sua dirigenza politica devono ben riflettere su quello che vogliono fare, con dichiarazioni da strabismo politico dato che in città un segretario dice di guardare al polo progressista pur avendo sostenuto un sindaco di destra insieme Forza Italia, mentre l’altro segretario dialoga con Calenda e Renzi. Insomma – continuano – prima di cercare confronti si parlassero tra di loro dato che fino ad oggi hanno solo accumulato una serie di errori politici che hanno favorito questa amministrazione e il centrodestra e hanno distrutto la città”. Per i tre consiglieri il rilancio della città deve essere vero e “non fatto solo di chiacchiere, portato avanti da una politica monca che con questo modo di fare allontana la città dallo sviluppo che invece merita”.

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